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Moda e multimarca, la ripartenza passa dai marketplace

moda marketplace

Scouting di piccoli marchi, education e servizio. Il nuovo modello di business del multimarca di moda ai tempi del Coronavirus. La versione completa di questo articolo, a firma di Maria Elena Molteni, è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2021.

 

UN ALLEATO STRATEGICO, ma a patto che si verifichino alcune condizioni. Il marketplace globale può davvero sostenere il negozio fisico, di prossimità. Il rischio di ‘cannibalizzazione’ esiste, ma è facilmente scongiurabile se si adottano una serie di attenzioni che, in fondo, hanno a che fare con la nuova normalità che ci apprestiamo a vivere. Anche nella moda. Con la pandemia che non accenna a rallentare, ci troviamo in una nuova era glocal. Definizione che trova finalmente una sua concretezza. Torna di necessità l’attenzione al prodotto locale e contemporaneamente, per sopravvivere, il produttore deve avere la possibilità di incrociare un mercato globale.

 

I big brand della moda possono anche fare da sé. I piccoli hanno più difficoltà a imporsi, farsi conoscere. Un tema che riguarda innanzitutto gli spazi multimarca. Se ne era quasi decretata la fine. E invece, per paradosso, la crisi può essere un’opportunità. Realtà come Amazon, Alibaba, Farfetch, Shopify e Giglio Group, nella loro natura e veste b2b o b2c, in tutti i casi offrono l’occasione di affacciarsi al world wide web e dunque al mondo del consumo globale. Attenzione, però. Per evitare che i margini dei retailer si riducano al minimo, la partita non si deve giocare sul prezzo, come naturalmente porterebbe a fare la stessa logica sottostante i marketplace. Bisogna fare un passo avanti. E una volta di più convincere il consumatore, fidelizzarlo con la qualità, il servizio, la ricerca.

 

“La pandemia ha portato anche la Generazione X ad acquistare su internet capi di abbigliamento e accessori e questo segna un punto di non ritorno” evidenzia, con Fortune Italia, Erica Corbellini, senior lecturer di Strategy and Entrepreneurship in Sda Bocconi e professore di Management of Fashion Companies in Bocconi. Certo, “si tornerà in parte nei negozi”, per recuperare una relazione importante, ma contemporaneamente anche il digitale offrirà esperienze: “Pensiamo alla realtà aumentata, che aiuta nella scelta del capo, del giusto fit. O anche al fatto che anche i marketplace, e non solo i negozi, stanno convertendo i commessi in virtual personal shopper, con una interazione più approfondita rispetto a quello che era abituale nel classico punto vendita”.

 

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2021. Ci si può abbonare al magazine mensile di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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