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Exor, Elkann: nel 2021 con Stellantis vendite di auto elettriche triplicate

L’avvio in tutto il mondo delle campagne di vaccinazione sta consentendo di gettare le basi della ripresa e, anche alla luce del nuovo scenario, quest’anno Stellantis prevede di triplicare le vendite globali di veicoli elettrici. È quanto afferma John Elkann, presidente di Exor e di Stellantis, in due diversi passaggi della lettera inviata agli azionisti di Exor. Stellantis, scrive, ha “le dimensioni, la tecnologia e l’ambizione per affrontare non solo le sfide di un settore in grande cambiamento ma anche per essere protagonista nel plasmare questa nuova ed entusiasmante era della mobilità sostenibile”. Proprio grazie alla sua dimensione, il nuovo gruppo nato dalla fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot Citroen, “potrà investire risorse per offrire ai suoi clienti nuovi prodotti grazie a un portafoglio di marchi rinomati. Inoltre, sarà in grado anche di aumentare significativamente la sua attuale gamma di modelli elettrificati: nel 2021, con 11 nuovi modelli ad alto voltaggio, prevediamo di quasi triplicare le nostre vendite globali di veicoli (Bev e Phex) da 139.000 a 400.000”.

Un anno estremamente difficile

Il 2020, ricorda il presidente di Exor, è stato un anno straordinariamente difficile per il mondo intero: il Covid-19 ha causato 1,8 milioni di vittime, dato che negli ultimi mesi è salito purtroppo a circa 2,8 milioni. Anche per Exor è stato un anno “estremamente sfidante”, prosegue Elkann: “La nostra priorità durante la pandemia è stata quella di proteggere la salute e la sicurezza delle nostre persone, cosa che abbiamo fatto gestendo livelli di complessità molto elevati sul piano finanziario e operativo”. Ora, “con il rilascio dei vaccini – sottolinea – possiamo finalmente sperare che le nostre famiglie e le comunità in cui viviamo possano essere protette, gettando le basi per una ripresa”.

Un cambiamento epocale

“Nel secondo trimestre del 2020 – evidenzia Elkann – abbiamo anche vissuto un cambiamento epocale nel settore automobilistico, caratterizzato dal blocco totale degli stabilimenti e della produzione in tutto il mondo. La chiusura ha avuto immediate conseguenze sul piano finanziario, perché ha determinato un aumento del capitale circolante, che ha portato Fca e i suoi fornitori a dover gestire significativi problemi di liquidità. Desidero complimentarmi con Mike Manley e con tutti i nostri colleghi in Fca che hanno gestito enormi problemi operativi, mentre agivamo per proteggere i nostri dipendenti e i nostri partner, risolvendo tali pressanti questioni di tipo finanziario”.

Stellantis, un bilancio solido

Quindi, un passaggio sull’operazione Stellantis. “Abbiamo voluto anche assicurarci – scrive Elkann – che la nuova società avesse il bilancio più solido possibile, per assicurare protezione in caso di future crisi e perché potesse investire nel suo futuro. A seguito delle costruttive discussioni che i Consigli di amministrazione di Fca e Psa hanno intrattenuto dopo l’inizio della pandemia, abbiamo rivisto la componente cash del nostro accordo. Entrambi i Consigli erano ancora più convinti delle buone ragioni della fusione, e abbiamo pertanto deciso di ridurre il dividendo straordinario dovuto agli azionisti di Fca, da 5,5 miliardi di euro a 2,9 miliardi, e di allocare a loro il 50% della partecipazione detenuta da Psa in Faurecia, originariamente destinata agli azionisti di PSA. Stellantis ha quindi potuto prender vita potendo contare su 54,5 miliardi di euro di liquidità, una posizione finanziaria netta positiva di 14,9 miliardi di euro e sinergie annuali per un valore di oltre 5 miliardi di euro”.

Marchionne avrebbe approvato la fusione

Il numero uno di Exor si dice “orgoglioso” per il “successo” della fusione con Peugeot Citroen, in linea a quanto “Sergio Marchionne aveva raccomandato anni fa nelle sue ‘Confessioni di un drogato di capitale’, in cui sosteneva la necessità di un consolidamento nell’industria automobilistica per consentire un uso del capitale più efficiente e una più efficace capacità competitiva. Se Sergio fosse ancora con noi oggi, sono sicuro che approverebbe con forza la creazione Stellantis”.

Non solo auto

“Siamo particolarmente entusiasti – scrive Elkann – delle crescenti opportunità in settori quali la mobilità, il fintech e l’healthcare. Si tratta di settori che stanno attraversando forti cambiamenti strutturali, dove pensiamo che emergeranno nuove e grandi aziende leader. Per esempio nella mobilità – i veicoli elettrici, il trasporto aereo e spaziale di nuova generazione, il delivery coi droni, la digitalizzazione delle flotte, la guida autonomia e tutte le infrastrutture sottostanti legate ad essa (rinnovabili, batterie, infrastrutture di rete, ecc.) stanno rivoluzionando e in alcuni casi rivitalizzando i settori tradizionali. In qualità di maggiori azionisti di Stellantis e di Via Transportation, ci troviamo nel cuore di questo cambiamento e abbiamo l’opportunità unica di potervi prendere parte nel prossimo decennio”.

Gli investimenti nei motori aerei

“Exor – ricorda Elkann – ha investito nel 2020 anche nei motori aerei Rolls-Royce. È il secondo produttore mondiale di motori per aeromobili civili dopo General Electric, ha anche importanti attività anche nei sistemi di difesa e di alimentazione”. Rolls-Royce, prosegue, “è stata colpita in modo particolarmente severo dalla crisi del Covid-19, avvenuta nel momento in cui la società si stava riprendendo da problemi di ingegneria che hanno interessato la nuova famiglia di motori Trent 1000. Con le ore di volo in calo di circa il 55% nel 2020, Rolls-Royce ha registrato un deflusso di cassa di quasi 5 miliardi di sterline, che ha reso necessario un apporto di capitale di emergenza e ha determinato un calo del prezzo delle azioni di oltre l’80%. La società ha intrapreso drastiche scelte manageriali durante la crisi, con tagli dei costi a tutti i livelli e un riposizionamento del portafoglio”. Guardando al futuro, scrive, “crediamo che Rolls-Royce sia ora nelle condizioni di mantenere la propria quota di circa il 50% nell’interessante mercato dei motori aeronautici a fusoliera larga, migliorando anche in modo sostanziale la sua generazione di cassa grazie al recupero delle ore di volo”.

Ferrari, solide basi per il futuro

“Il consiglio di amministrazione sta facendo buoni passi avanti nel processo di selezione del leader giusto che guiderà Ferrari verso una nuova era e verso traguardi ancora più grandi”, scrive il presidente di Exor. “Ferrari è diventata la nostra azienda di maggior valore. I miei più cari ringraziamenti vanno a Louis Camilleri, ritiratosi a dicembre per ragioni personali dalla posizione di amministratore delegato, per la straordinaria leadership dimostrata negli ultimi due anni. Sotto la sua guida, Ferrari ha raggiunto nuovi traguardi e ha gettato solide basi per il futuro”.

L’investimento in Louboutin

“Abbiamo anche lavorato molto non solo sulle società che possediamo, ma anche sulle nuove acquisizioni. L’8 marzo abbiamo annunciato un investimento di 541 milioni di euro per diventare azionisti al 24% di Christian Louboutin”, ricorda Elkann. “Così come la squadra che guida Christian Louboutin, anche noi crediamo che nel futuro della società ci siano nuove importanti opportunità. Il management ha sviluppato un ambizioso business plan che si basa sui punti di forza dell’azienda e che le consentirà di crescere in aree che mostrano tendenze strutturalmente favorevoli, come nel mercato cinese e nell’e-commerce”.

Suzanne Heywood presidente di Shang Xia

Nella letter, Elkann annuncia, infine, che la presidente di Cnh Industrial, Suzanne Heywood, ha assunto lo stesso incarico anche in Shang Xia, la griffe fondata dalla stilista Jiang Qiong Er di cui Exor ha rilevato la maggioranza: “Quando ricerchiamo società in cui investire, guardiamo in particolare alla loro capacità di diventare e rimanere grandi. Crediamo che Shan Xia abbia quel potenziale, sostenuto da un’ambizione molto chiara: creare il primo marchio cinese globale nel settore del luxury lifestyle”.

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