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La nuova sfida dell’agro-fotovoltaico

EF Solare investe a Cosenza, valorizzando ambiente e territorio . La versione originale di questo articolo, a firma di Nicola Sellitti, è disponibile sul numero di Fortune Italia di maggio 2021.

Produrre energia rinnovabile con i pannelli solari senza sottrarre terreni produttivi all’agricoltura e all’allevamento, anzi sposando le due attività. Si chiama agro-fotovoltaico e sta prendendo piede in Francia, Giappone e Stati Uniti. In Italia pioniere del settore è EF Solare, il principale operatore fotovoltaico italiano, controllato al 70% dal Fondo Infrastrutturale F2i e al 30% da Credit Agricole Assurances che, dopo aver realizzato serre al di sotto dei pannelli in Umbria e in Sardegna, dove si coltivano limoni e bacche di Goji, ora sta lanciando un progetto in Calabria, a Cosenza.

Per Castrovillari la società ha scelto diverse colture officinali: lavanda, echinacea, calendula, rabarbaro, facelia, iperico, che permetteranno, tra l’altro, la formazione di un ambiente idoneo allo sviluppo di specie impollinatrici come le api, che aumenteranno la valenza ecologica dell’area – a oggi notevolmente ridotta per lo stato di semi-abbandono dei terreni e la vicinanza di zone urbane – e possono rappresentare una fonte di reddito aggiuntivo grazie alla vendita di prodotti come miele, cera, pappa reale, propoli.

EF Solare è partita dallo studio delle peculiarità del territorio e dalla definizione di un piano di miglioramento fondiario, dato che la scelta delle colture è soggetta alle caratteristiche climatiche dell’area, alla tipologia di suolo, al microclima che si viene a creare al di sotto dei pannelli fotovoltaici e alle caratteristiche delle colture stesse.

Il progetto porterà alla creazione di nuovi posti di lavoro sul territorio: la conformazione delle aree prescelte non è totalmente compatibile con l’utilizzo delle macchine operatrici per le attività agricole. La manodopera necessaria per le coltivazioni potrebbe essere fornita da una cooperativa sociale composta da detenuti o ex-detenuti che ne favorisce il rinserimento sociale.

Come per le altre colture attualmente presenti sotto le serre fotovoltaiche di EF Solare, le piante officinali inserite in questo progetto di agro-fotovoltaico saranno monitorate costantemente da sensori che misurano diversi fattori quali l’umidità, la temperatura del suolo e dell’aria, le precipitazioni, l’acqua erogata dal sistema di irrigazione, il ph, per garantire le migliori condizioni possibili per le coltivazioni. “Il nostro obiettivo è produrre energia pulita valorizzando il suolo agricolo – ha spiegato Andrea Ghiselli, Ceo di EF Solare – e per farlo è fondamentale creare un dialogo costruttivo con le comunità locali e le istituzioni, lavorando insieme nel rispetto del territorio.

In Calabria, grazie a questa sinergia, creiamo nuovi posti di lavoro, produciamo energia pulita e contribuiamo al mantenimento di tradizioni millenarie legate a queste coltivazioni, innovandole e rendendole sostenibili. Sviluppato in questo modo, l’agro-fotovoltaico fa bene due volte: all’ambiente e al territorio”.

Secondo lo studio Renewable Energy Report 2019 dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, se si utilizzassero mediamente il 10% delle superfici agricole incolte, queste sarebbero ampiamente sufficienti a coprire le nuove installazioni di fotovoltaico al 2030, oltre 61 GW potenziali rispetto ai 30 GW previsti.

La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di maggio 2021. Ci si può abbonare al magazine mensile di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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