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La ‘nuova’ industria di Giorgetti, pronta riforma incentivi

La nuova strategia del Mise delineata dal ministro Giancarlo Giorgetti. Piuttosto che accompagnare le imprese a morire, bisogna aiutarle a nascere. La versione originale di questo articolo, a firma di Fabio Insenga, è disponibile sul numero di Fortune Italia di ottobre 2021.

Negli ultimi anni al ministero dello Sviluppo economico si sono consumati soprattutto funerali, oppure interventi di rianimazione. In via Veneto si è persa la vocazione originaria, quella di far nascere le imprese. Ed è proprio lì, invece, che bisogna tornare. Parte da questa premessa, che richiama la serie infinita di crisi che scandiscono il tempo dell’industria italiana, il lavoro che il ministro Giancarlo Giorgetti sta portando avanti da nove mesi. L’obiettivo è quello di creare le condizioni, attraverso un sistema concreto ed efficiente di incentivi, perché possa nascere, trasferirsi o tornare in Italia il maggior numero di imprese possibile. Quando si parla di reshoring, vengono subito in mente i fattori che possono aumentare le chance di riconsiderare l’Italia come un ecosistema attraente.

Troppe volte si arriva al ministero per tentare di sbrogliare situazioni compromesse, portando avanti trattative estenuanti e formalizzando procedure dolorose, per l’industria e per i lavoratori italiani. I tavoli di crisi non possono certo sparire. E il Mise deve continuare a fare la sua parte nella loro gestione. Ma deve iniziare, o tornare, a fare soprattutto altro, proponendo una visione nuova. Il disegno che ha in mente Giorgetti è ambizioso, e ha bisogno di decisioni coerenti, ma può trovare spazio in questo passaggio storico. L’emergenza Covid, e soprattutto la riposta che si concretizza nel Pnrr, offre nuove possibilità, a partire da un contesto normativo meno rigido e da risorse economiche consistenti.

In questo scenario, si impone un riordino degli incentivi. Sono troppi e talmente specifici da risultare inaccessibili. “Dobbiamo lavorare per allargare la base occupazionale, creare i presupposti per favorire l’avvio di nuove iniziative che producano nuova ricchezza, innescare dinamiche virtuose. Sono convinto che il sistema imprenditoriale costituisca il pilastro intorno al quale costruire le strategie complessive per la crescita e il recupero di competitività”, premette Giorgetti.

Al Mise, spiega, “abbiamo avviato, tra le altre, la riforma che sul piano pratico permetterà anche di acquisire capacità di studio, analisi e competenze sul mercato, di cui il ministero attualmente non dispone. Un secondo elemento sul quale siamo ormai in dirittura d’arrivo è la revisione complessiva e organica del sistema degli incentivi e delle diverse forme di supporto che si sono stratificate negli anni. Oggi è un sistema complicato in cui faticano a orientarsi in particolare le piccole e medie imprese, che spesso rinunciano alla possibilità di avvalersene”.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di ottobre 2021. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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