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Il fuoco sotto la cenere: il settore moda e la scadenza del 31 ottobre

tessile abbigliamento moda

Il tessile abbigliamento guarda alla scadenza del 31 ottobre con apprensione. La ripresa c’è, ma non per tutti. E se non verranno rinnovati la cig Covid e il blocco dei licenziamenti, c’è da attendersi l’apertura di nuovi tavoli di crisi. La versione completa di questo articolo, a firma di Maria Elena Molteni, è disponibile sul numero di Fortune Italia di ottobre 2021.

UN RIDIMENSIONAMENTO importante, quello che ha subito il comparto del tessile abbigliamento a causa delle conseguenze della pandemia. Confindustria Moda evidenzia un -20% nel quarto trimestre del 2020 e stima un -18,4% nel primo trimestre del 2021 e -10% nel secondo.

Il tessuto industriale è composto nella stragrande maggioranza dei casi da tante piccole e medie imprese. E se i tavoli di crisi aperti sono ancora relativamente pochi, c’è da aspettarsi che con la fine del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione Covid, che per la moda e il calzaturiero è prorogata al 31 ottobre 2021, qualche situazione in più è sicuramente da mettere in conto.

“Il fuoco cova sotto la cenere. I nodi ancora non sono ancora venuti al pettine. Nel momento in cui gli strumenti messi a disposizione dal governo verranno a mancare, è probabile che ancora qualche caso si possa venire a verificare” spiega Marino Vago, presidente uscente di Smi, Sistema Moda Italia.

I dossier attualmente aperti riguardano Forall – Pal Zileri, Corneliani, Brioni, Valentino. Molti dei quali in fase ormai avanzata. Un elemento è immediatamente evidente: si tratta di imprese che producono collezioni di abbigliamento formale da uomo.

Per occasioni, dunque, che la pandemia ha quasi cancellato. E anche se ora si torna in ufficio o a frequentare appuntamenti mondani, la domanda non è ancora tale da avere rilanciato il segmento. I più recenti dati diffusi dal centro studi di Confindustria Moda, mostrano che dopo diversi anni ininterrotti di crescita, la moda maschile archivia nel primo trimestre dell’anno una flessione del fatturato del 19,5%; il giro d’affari cala a 8.169 mln di euro, perdendo quasi due miliardi nei dodici mesi.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di ottobre 2021. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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