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Agenda 2022, cinque obiettivi dopo la partita del Quirinale

La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2022.

Anche se siamo a febbraio e non più ai primi di gennaio: buon anno! Infatti, posta la distrazione sistemica che, comprensibilmente, ha avvolto il sistema politico-istituzionale del nostro Paese nelle ultime settimane, con la chiusura della partita per il Quirinale si può davvero cominciare l’ultimo anno che separa il Paese dal voto politico a scadenza naturale.

IN QUESTO SENSO, può essere utile un breve recap, che metta in fila allora l’essenziale che rimane da fare per dare più forza e stabilità alla legislatura che verrà.

In attesa della conclusione della crisi determinata dalla pandemia e guardando alla fine dello stato di emergenza prevista per il 31 marzo, è necessario in primo luogo approvare una riforma dei regolamenti parlamentari che adegui la realtà agli effetti della riduzione del numero di deputati e senatori, quella che appunto entrerà in vigore dalla prossima legislatura.

ALLO STESSO MODO, andrà affrontato il tema del numero e dei componenti delle commissioni permanenti, quello della composizione dei gruppi parlamentari nonché quello del gruppo misto, espressione dolorosa come non mai proprio durante l’attuale legislatura, di quel fenomeno di “trasformismo” parlamentare che storicamente da sempre ha caratterizzato il nostro ordinamento.

L’altro elemento chiave, per certi aspetti non eludibile, è la scrittura di una nuova legge elettorale, la quale pone, anzi impone, ai partiti la necessità di sciogliere il nodo di un tripolarismo da rigettare o da mantenere, non da ultimo per far capire agli elettori con chiarezza intorno a quale formato politico il sistema dei partiti ha deciso di far muovere la democrazia italiana e, con essa, il rapporto tra eletto ed elettori, individuando dunque un’idea di rappresentanza politica, e cioè di dialogo tra cittadino e istituzioni, da proporre a tutti noi.

IN TERZO LUOGO, sarebbe opportuno affrontare alcune riforme dell’amministrazione tali da favorire il più possibile la migliore e più concreta attuazione puntuale del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con l’approvazione della miriade di norme e di interventi necessari perché la seconda tranche dei fondi europei stanziati per la nostra crescita e sviluppo non rimanga ferma in attesa delle nostre scelte e decisioni, essendo quei fondi vincolati e progressivamente erogati in ragione di quanto via via sarà adottato dal nostro Paese.

NATURALMENTE non sarebbe male, inoltre, se si approvassero definitivamente le riforme costituzionali lasciate finora, più o meno, a metà: da quelle relative alla definizione del ruolo dei senatori di fronte alla riduzione del numero dei parlamentari che implica la rottura con quella logica “di base regionale” che, costituzionalmente, qualificava il loro ruolo, alla modifica del numero dei delegati regionali per l’elezione del capo dello Stato, all’introduzione di strumenti di razionalizzazione politica come la sfiducia costruttiva o la possibilità per il presidente del Consiglio di revocare i ‘suoi’ ministri. Per non parlare poi della riforma dell’art. 9 della Costituzione riguardo all’ambiente (e allo sport, aggiungo).

ULTIMO, MA NON DA ULTIMO, il tema della ristrutturazione dei referendum, a maggior ragione tenuto conto della cosiddetta spid-democracy, rispetto alla quale la stessa Corte costituzionale è stata costretta a misurarsi in ragione dei quesiti posti recentemente alla sua attenzione. Anche qui, allora, si dovrà affrontare il tema degli effetti della raccolta e della certificazione delle firme per via digitale, quanto quella dei quorum. È tempo dunque di iniziare a concludere quanto può essere utile per affrontare, fra un anno, la fase nuova che s’annuncia cruciale, sul piano istituzionale prima che politico, per il nostro Paese.

 

La versione originale di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2022. Trovate il magazine di Fortune Italia in edicola e online. Ci si può abbonare al magazine a questo link.

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