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Bic 2022, ecco le 22 aziende ‘Best in Media Communication’

bic best in media communication

Le parole sono importanti. Possono essere vuote, o piene di significato e di esperienza, ed è questo che le rende più efficaci, rivoluzionarie. Le parole sono state le protagoniste della terza convention BIC – Best in Media Communication, l’evento dedicato a celebrare i migliori team della comunicazione 2022.

Dedicata al tema Working Together, Restoring Trust, la convention è stata progettata per valorizzare il percorso della comunicazione italiana “verso una transizione narrativa, per una comunicazione responsabile.

Nel corso della serata, condotta da Alessio Viola e inaugurata dalla performance dello scrittore Stefano Massini (Le parole della comunicazione’), sono state consegnate le certificazioni ai communication team delle aziende risultate “Best in Media Communication”.

Il peso delle parole

Il segreto dietro alla forza delle parole, al loro valore e trust, lo ha tracciato, identificato proprio Stefano Massini, “a chi pensi quando parli? Quando declini la tua parte del parlare, lo fai con arte o per raccontare una tua storia? I ‘miracoli’ non nascono applicando una procedura, è riempiendola dell’amore che si attiva il miracolo. Parlare non serve a niente, se non riempi le parole di volontà, di peso, di esperienza”.

Fra i vari esempi citati per raccontare quando e come le parole, da vuote, diventano pesanti, piene di forza rivoluzionaria, Massini ha citato Martin Luther King Jr definendolo “il padre del public speaking. Quando gli chiesero perché le sue parole avessero quel seguito, lui raccontò una storia: ‘Ero bambino e a cena, attorno al tavolo, tutte le sere ascoltavamo il blues. Quella sera mio padre rientrò con sul viso un’espressione diversa… ci disse che anche la preghiera sarebbe stata diversa. Bessie Smith, la cantante Blues che ascoltavamo in radio tutte le sere, aveva avuto un incidente. Avrebbe avuto bisogno di una trasfusione, ma le era stata negata in ben quattro ospedali, perché lei era di colore. E così era morta. Io ogni volta che cerco le parole, non lo faccio solo per parlare, per me è come se fossi davanti a Bessie, una donna lasciata morire perché nessuno l’ha aiutata’”.

Le certificazioni 2022

Ben dieci le aziende che hanno visto confermata la certificazione per il terzo anno consecutivo, e si tratta di Acea, Autogrill, Axa Italia, Enel, Generali Italia, MSD Italia, Open Fiber, Poste Italiane, Sace, Takeda Italia.

A bissare la certificazione, ottenuta per la prima volta lo scorso anno, sono state Inwit, Iren, Italgas, Terna.

Ben otto le new entry che sono state certificate per la prima volta, A2A Life Company, Acquedotto Pugliese, Angelini Pharma, Edison, Ferrovie dello Stato Italiane, Infratel Italia, Philip Morris Italia, Simest.

La Certificazione BIC – Best in Media Communication, nata nel 2018, è il risultato di un rigoroso percorso di audit, ed è la prima attestazione dei risultati dell’azione di comunicazione di aziende, enti e pubblica amministrazione, basata su criteri scientifici e oggettivi. “Le parole sono al centro di BIC, che punta a misurarne il peso e l’efficacia, a valutare i canali che le parole usano. Talvolta anche gli errori e le ripetitività. La parola è entità al contempo altissima e poverissima, nella sua accezione migliore rappresenta quello che possiamo ambire ad essere” ha dichiarato Enrico Pozzi, Ceo di Eikon, “un tema rilevante in questo momento è restore trust, ricostruire la fiducia. È infatti la capacità di generare fiducia che rende le parole pesanti, importanti. Ma la comunicazione deve anche saper innescare il processo per ripristinare la forza e la fiducia nelle parole”.

Parole e fiducia

E cosa rende, quindi, le parole ‘piene’, nei messaggi di comunicazione, cosa innesca il miracolo della fiducia? E quali sono state le parole più riprese nei comunicati stampa, analizzati ai fini della certificazione BIC? Nel 2020 e 2021 sono ‘digitale’ e ‘digitalizzazione’. Mentre ‘sostenibile’ e ‘sostenibilità’ crescono, accompagnate da ‘ambiente’ e ‘ambientale’. È proprio la sostenibilità a caratterizzarsi come area semantica più importante per il 2021, ad attestarsi come parola chiave della comunicazione post pandemia.

Nel confronto fra i comunicati stampa pre e post pandemia, emergono parole nuove, interessanti.

Per la prima volta emerge un nuovo attore nella comunicazione aziendale, compare la parola Europa.

E analizzando le 50 parole più presenti nei comunicati stampa, le protagoniste sono emergenza, Covid, pandemia. Ma anche cittadini, famiglie, comunità, e non poi solo clienti. E anche indebitamento, riduzione e consumi, che appaiono per la prima volta nel 2021.

Come dobbiamo intendere il termine sostenibilità? Una possibile definizione è arrivata da Cristina Cenci: “Soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura. Per raccontare la sostenibilità dobbiamo anche raccontare una nuova dimensione, perché la sostenibilità non è transizione, è trasformazione”.

Gli special prize

Nel corso della serata sono stati assegnati gli ‘Special prize’. Ogni azienda certificata BIC ha potuto presentare fino ad un massimo di tre progetti, uno per ciascuna delle cinque categorie, Corporate, Prodotto e Servizio, Sostenibilità, CSR e Healthcare.

I 5 vincitori sono stati selezionati da un comitato indipendente, composto da Stefania Romenti, professore associato Proxy to Sustainability and Responsability; Laura Corbetta, Presidente OBE; Letizia Palmisano, giornalista esperta di sostenibilità; Marco Stancati, docente di ‘Pianificazione dei Media nelle strategie d’impresa’ alla Sapienza di Roma; Giuseppe Fattori, docente di Marketing Sociale presso l’Università di Bologna.

I riconoscimenti sono stati assegnati a: Campagna Corporate integrata per il nuovo posizionamento di A2A Life Company;  Podcast “Immagina Come” di Generali Italia; Gender Lab di AXA Italia; Involontaria OFF di MSD Italia;  Raro chi trova, sulle tracce delle malattie Gaucher, Fabry e sindrome di Hunter di Takeda Italia.

I prossimi passi

L’evento è stato anche l’occasione per presentare il percorso dei tavoli di lavoro attorno ai quali Fortune Italia ed EIKON hanno l’ambizione di riunire, nell’ultimo quarto dell’anno, i protagonisti della comunicazione pubblica e aziendale italiana.

Leonardo Donato, CEO di Fortune Italia, ha espresso grande soddisfazione, e ha sottolineato che “la collaborazione e la multidisciplinarietà rappresentano l’elemento di valore del percorso condotto in questi anni. Ciò che conferisce unicità alla Certificazione BIC è il rigore scientifico che la caratterizza, oltre all’importanza e all’autorevolezza del nostro brand editoriale, costantemente impegnato nel cercare di contrastare la preoccupante diminuzione di attenzione e elaborazione critica che sta travolgendo la fiducia nei media”.

Sotto tali auspici si terranno, a settembre, ottobre e novembre, tre incontri di lavoro in cui i Best in Media Communication si interrogheranno e confronteranno con colleghi ed esperti su come ricostruire operativamente la fiducia nella comunicazione, come base del loro lavoro e fondamento delle nostre comunità: con quali pratiche, con quali esperienze, attraverso quali parole nuove o rinnovate, su quali canali.

Per la prima volta, a questo lavoro comune delle aziende migliori parteciperà attivamente, con i suoi protagonisti, anche la comunicazione pubblica e istituzionale: l’altro grande polo problematico della fiducia e del suo ripristino.

L’appuntamento è per la Convention BIC 2023, che rappresenterà l’occasione in cui condividere, con la community dei comunicatori, oltre alle rigorose certificazioni, anche i risultati di questa collaborazione e confronto.

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