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Case vacanza per l’estate: introvabili e sempre più care. Ecco come investire

L’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico di F.I.M.A.A. e Nomisma ha fotografato l’andamento del mercato delle case per vacanza in Italia, attestando che sempre più italiani prediligono l’affitto di abitazioni private, ville e appartamenti in affitto per l’estate.

Che sia al mare, in montagna o in campagna, poco importa: il trend della casa vacanza come tipologia di alloggio preferita in assoluto sembra essersi ormai consolidato a seguito della pandemia. Il risultato? Case vacanza sempre più care e introvabili.

È l’investitore professionista Cesare Rosati, fondatore della IoInvesto Academy che eroga formazione sugli investimenti immobiliari, a confermare che l’interesse per le case vacanza cresce anche in ottica investimento. L’acquisto di una casa vacanza può infatti diventare un importante strumento di protezione contro l’inflazione, vicina al +7% su base annua.

Quanto si guadagna con una casa vacanze e quali elementi considerare per fare una valutazione?

“Comprare una seconda casa non è interessante come short rate perché eccessivamente vincolante – afferma l’investitore – ma sul lungo periodo può avere anche più senso di una casa in città, soprattutto ora che i prezzi di questa tipologia di immobili salgono già da un anno, sospinti dalla forte richiesta di mercato. Alcune case vacanza hanno valori e costi d’affitto superiori a quelli di alberghi blasonati.
Come strumento di garanzia contro l’inflazione, una seconda casa da affittare deve garantire una rendita annua che possa almeno coprire il tasso di quest’ultima.
Con un’inflazione annua del 5%, ad esempio, un investimento duraturo di questo tipo dovrebbe rendere almeno l’8-10%, così da garantire al proprietario un guadagno, obiettivo ultimo di un investimento immobiliare di successo”.

A causa della pandemia, negli ultimi due anni, c’è stato un vero e proprio boom di locazioni e compravendite di seconde case (in Italia il 10% sul totale), il trend è in forte crescita.

L’acquisto di unità abitative destinate all’affitto è a tutti gli effetti una costante importante nel panorama immobiliare italiano, soprattutto in risposta al ristagno di mercato sperimentato da maggio 2020.

“Questo investimento – prosegue Rosati – offre grandi potenzialità purché venga approcciato nel modo giusto. Oggi in particolare le persone si riaffacciano sull’acquisto di seconde case a causa della difficoltà di trovarle in affitto, ma anche per farle fruttare durante la bassa stagione”.

L’investitore suggerisce: “Innanzitutto, è sempre consigliabile comprare in località dove si vive durante tutto l’arco dell’anno e ci sono fiere, eventi e realtà commerciali.
Il secondo aspetto da considerare nell’acquisto di un immobile da adibire a uso turistico è sicuramente la posizione, che dev’essere attraente e di richiamo, in modo da garantire un tasso di occupazione prossimo al 100%, se si lavora soltanto in alta stagione.
Comprare in zone con forte richiesta di affitto, durante tutto l’anno, consente poi di soddisfare i due requisiti principali di una casa vacanza: garantire al proprietario una domanda costante, ma con permanenze limitate nel tempo da parte degli affittuari”.

“Volendo fare un esempio pratico,- conclude Cesare Rosati – un immobile acquistato a 200.000€ nel libero mercato, può generare una rendita del 8-9% su base annua. I margini di guadagno possono poi crescere al 16-20% se si conoscono altre strategie di acquisto di immobili a sconto, come saldo e stralcio o aste. È poi possibile affidare la gestione di check in e check out degli ospiti ad agenzie o società, alle quali riconoscere il 30% del guadagno dell’affitto, che ci permetterà comunque di coprire il costo dell’inflazione”.

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