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Se la Cina è più vicina, intervista a Pietro Candela (Alipay+)

Alipay Pietro Candela

Alipay è una open platform di pagamento mobile e lifestyle appartenente alla società cinese Ant Group, nata nel febbraio 2004 dal suo fondatore Jack Ma. Alipay a livello globale è pensata soprattutto per le aziende che vogliono vendere direttamente ai consumatori cinesi. Ant Group ha introdotto Alipay+, una suite che permette pagamenti mobile transfrontalieri e globali e soluzioni di marketing che consente ai merchant, in particolare alle piccole e medie imprese, di servire meglio i consumatori di tutto il mondo collaborando con partner globali. Abbiamo sentito Pietro Candela, responsabile sviluppo di Alipay+ in Europa.

A che punto è arrivata la penetrazione di Alipay nel mercato europeo e in Italia?
In Europa, Alipay è presente in tutti i maggiori negozi frequentati dai turisti o visitati da online shopper internazionali. In Italia, Alipay è presente dal 2017, attraverso l’avvio di importanti partnership con i primari istituti finanziari italiani ed europei, che hanno attivato i servizi di pagamento Alipay con i propri merchant.

Attraverso collaborazioni con acquirer del calibro di Unicredit, Intesa Sanpaolo (e quindi Nexi), Tinaba, Banca Sella, Wordline e Adyen, Alipay è disponibile presso la stragrande maggioranza dei negozi fisici e online del settore della moda, cosmetica e lusso, che risultano essere molto apprezzati dai compratori cinesi. Inoltre abbiamo attivato il servizio anche presso catene distributive e piccoli negozi presenti nelle aree commerciali, turistiche e aeroportuali, con forte attenzione anche al settore dei trasporti, al mondo del food e alle attrazioni culturali e turistiche.

Quali sono gli scenari di espansione in Europa di Alipay?
Negli ultimi due anni, Ant Group ha avviato un nuovo progetto, Alipay+, dove il segno più indica la possibilità di rendere disponibili i servizi di pagamento e marketing che Alipay offre in e verso la Cina anche ad altre mobile app gestite da partner internazionali con licenze bancarie o emettitori di moneta elettronica.

In sostanza, i negozi che oggi ricevono pagamenti dai clienti cinesi di Alipay, potranno a breve, con la stessa tecnologia, accettare utenti di altre nazioni, ampliando le possibilità di connettersi con la clientela internazionale.

Attualmente Alipay+ copre già la maggioranza della popolazione online asiatica, grazie alle partnership siglate da Alipay in Corea del Sud, Indonesia, Tailandia, Malesia e Filippine con i principali wallet locali e recentemente anche con banche ed istituti di credito. In Asia, Alipay+ è utilizzata attivamente da oltre 1,3 miliardi di utenti, di cui circa 900 milioni con nazionalità cinese. E questo numero sta crescendo molto rapidamente grazie ad ulteriori accordi in fase di lancio.

Quali sono i servizi Alipay più apprezzati in Europa e in particolare in Italia?
I merchant europei apprezzano diverse caratteristiche del nostro prodotto. Innanzitutto, la flessibilità: nei negozi, Alipay può essere installato sul proprio Pos, o direttamente sui sistemi di cassa, su una app del proprio telefonino. Addirittura, permette il pagamento anche semplicemente esponendo un qr code da scansionare. Inoltre, Alipay rende disponibili servizi di finanziamento e di instant tax refund che aumentano la capacità di spesa dei viaggiatori e buyer.

Ma soprattutto, Alipay è stato scelto dai più importanti brand del Made in Italy per condurre e gestire campagne di promozione geo-profilate attraverso strumenti di mobile marketing, che permettono ai merchant di connettersi con i propri clienti cinesi anche prima delle loro decisioni di viaggio e di acquisto, offrendo finanziamenti senza interessi, o tassi di cambio e rimborsi di tax privilegiati. Attraverso Alipay è infatti possibile comunicare benefici e promozioni su target di clientela mirata, con tassi di conversione a doppia cifra, tra i maggiori del settore.

Quali sono i servizi che verranno implementati nel futuro prossimo?
Nel futuro, vorremmo ampliare ulteriormente l’offerta europea di servizi cosiddetti “lifestyle”, per facilitare l’intera esperienza di acquisto, oltre alla mera transazione. Questo modello ha avuto molto successo in Cina, dove l’app Alipay da accesso a miniprogrammi, ovvero servizi sviluppati da terze parti, a cui l’intera clientela di Alipay e di Alipay+ può accedere, senza necessità di registrazione o di complicate procedure di pagamento. Ad esempio, con i miniprogrammi è possibile prenotare un taxi o ordinare il pranzo all’interno dell’app di pagamento preferita dal cliente. Questo modello di “open mobile innovation” può aiutare molto la digitalizzazione delle imprese del commercio, che hanno bisogno di soluzioni semplici e customer-oriented per aumentare la propria crescita e la produttività.

Quali investimenti sono previsti per i prossimi 5 anni in Europa e Italia?
Alipay ha già creato una struttura articolata in Europa, coprendo le principali nazioni con risorse dedicate allo sviluppo dei partner locali e funzioni di staff a supporto del progetto Alipay e Alipay+. Riteniamo che il progetto Alipay+ possa dare stimolo a un ulteriore rafforzamento della nostra struttura commerciale ed operativa, per poter supportare nuove partnership e per collaborare con aziende italiane ed europee nella sfida dell’open innovation e della mobile economy applicata nel contesto fintech. Siamo solo agli inizi, e vediamo molti segnali positivi che ci spingono a continuare nella strada della crescita e della collaborazione.

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