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Nft e sport, rischio fiscale reputazionale: intervista a Sergio Sirabella

nft e sport

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di settembre 2022 –

Gli Nft hanno registrato un’ascesa inarrestabile negli ultimi due anni, complice l’emergenza pandemica. Dopo aver rivoluzionato il mondo della musica e dall’arte, fanno notizia anche nel campo dello sport.

Fortune Italia ha voluto sentire il parere di Sergio Sirabella, uno dei massimi esperti di aspetti normativi e fiscali relativi agli Nft, per aiutarci a tracciare un quadro più preciso del fenomeno e analizzare insieme gli aspetti più insidiosi di questo nuovo concetto, sempre più ‘trend topic’, ma pieno di trappole, piccole e grandi, di natura normativa e fiscale.

Sergio Sirabella è docente di fiscalità internazionale in corsi post-universitari presso la Business School24 e l’Università Luiss, e insegna a sottoufficiali e ufficiali della Scuola di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza. È stato co-autore di diversi libri su tematiche tributarie. Considerando che Nft è uno degli acronimi più in voga del periodo, ci rendiamo conto che probabilmente ci vorrebbe più chiarezza rispetto alla loro utilità. In effetti, di cosa si tratta?

“Nft sta per Non Fungible Token, rappresenta un asset digitale non fungibile, non sostituibile. Chi lo acquista ha la possibilità di avere qualcosa di unico, esclusivo, che gli conferisce un diritto di proprietà che può poi alienare. Questo avviene nella blockchain Ethereum, registro delle transazioni della criptovaluta Ether e, quindi, è possibile acquistare e vendere questi Nft mediante l’utilizzo di una moneta virtuale”.

Il concetto di Nft viene spesso legato a quello di criptovalute. Ma apprendiamo da Sirabella che si tratta di un’associazione non proprio corretta. “Stiamo parlando di due cose diverse, un Ether ha un valore ed è sostituibile, ma un Nft è unico e non è sostituibile, è un certificato digitale, mentre l’altro è una moneta virtuale”.

Guardando ai dati, il report Sports industry outlook 2022, redatto dalla società di consulenza Price Waterhouse Coopers (PwC), stima che il futuro degli asset digitali, anche in relazione al mondo dello sport, sia rappresentato proprio dagli Nft. “Possono essere applicati in modo svariato. Prendiamo i ticket: si può acquistare un Nft, rappresentato in questo caso dal biglietto che consente di partecipare a un evento esclusivo, diciamo l’allenamento di uno sportivo, come Noah Neiman o Cristiano Ronaldo, oppure una collezione unica di sportivi. L’Nft consente di avere un asset digitale, una proprietà che può essere un’immagine iconica, storica, che raffiguri uno sportivo o celebri con un video una particolare partita. Penso a Maradona e ‘la mano de Dios’. Se fosse ancora in vita, e si potesse realizzare un Nft di quando ha fatto quello storico goal contro l’Inghilterra, quello sì che varrebbe tantissimo”.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di settembre 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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