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Internet sulle nuvole: compie 25 anni il cloud computing

I dati nelle nuvole! Compie 25 anni il cloud, la nuvola digitale, un’invenzione che ha dato impulso alla quarta rivoluzione industriale legata ad internet. Fu il professor Ramnath Chellappa ad utilizzare il termine “cloud computing” il 26 ottobre 1997, durante una conferenza accademica a Dallas.

Dopo 25 anni l’Italia si piazza al 5° posto in Europa per l’utilizzo del cloud, con il coinvolgimento del 60% delle imprese italiane, un dato superiore rispetto alla media europea, che si ferma al 42% e posiziona l’Italia davanti a Germania (40%) e Francia (30%), in una classifica capeggiata dalla Svezia (75%) e chiusa dalla Bulgaria (13%).

Secondo queste stime firmate da Eurostat,  il 79% delle aziende italiane utilizza il cloud per la posta elettronica, e l’Italia primeggia in questa classifica con il 96%. Il 68% delle imprese usa cloud per lo storage e il 58% per gli applicativi sulla sicurezza. Numeri importanti, ma inferiori rispetto alle applicazioni software utilizzate per finalità più avanzate, come finanza e contabilità (48%), Crm (27%) e pianificazione delle risorse aziendali (24%).

Il mercato generato dal cloud in Italia è pari 4,5 miliardi di euro nel 2022 (+15% rispetto al 2021) secondo l’Osservatorio cloud transformation della School of management del politecnico di Milano. A livello globale, dopo 25 anni di utilizzo, il cloud  genera un mercato da 484 miliardi di euro, come afferma il recente report di Grand view research, che ha anche previsto un giro d’affari per il 2030 di oltre 1.500 miliardi, con un +15,7% di crescita annuale.

Il cloud ha permesso di ripensare radicalmente tutti i processi di digitalizzazione: risparmio, personalizzazione e ottimizzazione delle risorse, tutti elementi indispensabili per chi fa impresa. In 25 anni il cloud computing ha avuto un impatto radicale nell’universo It, consentendo di ripensare le infrastrutture informatiche aziendali. vediamo 10 curiosità, secondo un’indagine condotta da Espresso Communication per Mia-Platform sulle principali testate internazionali, che hanno contraddistinto la storia e l’evoluzione fino a oggi del cloud computing.

Curiosità sul cloud

  1. Un mare di dati – Secondo l’azienda americana Cybersecurity ventures, entro il 2025 saranno archiviati oltre 200 zettabyte – l’equivalente di 1 triliardo di byte –  gestiti da provider pubblici e privati. Dal 2022, inoltre, oltre il 60% dei dati aziendali sarà archiviato nel cloud.
  2. La prima volta – Se il prof. Ramnath Chellappa è stata la prima persona a portare alla ribalta pubblica il termine cloud computing, alla fine del 1996 questo termine era comparso anche all’interno di un documento interno della Compaq realizzato da George Favaloro e Sean O’Sullivan.
  3. Nuvola verde – Uno studio di Accenture ha rilevato che le aziende che migrano dai server fisici al cloud generano una riduzione del 65% del consumo di energia e una riduzione dell’84% delle emissioni di carbonio. I centri di calcolo si spostano verso aree più fredde o addirittura sott’acqua.
  4. A stelle e strisce – Secondo Gartner il paese con la spesa cloud più alta sono gli Stati Uniti: nel 2022 per i servizi cloud verrà destinato il 14% della spesa complessiva destinata all’It. Gli Usa hanno anche il maggior numero di data center al mondo con 2.653, seguiti da Uk (451) e Germania (442).
  5. Chi ci guadagna di più – I settori finanziari, assicurativi e bancari rappresentano la principale industria che realizza ricavi da servizi cloud con il 25%. Al secondo posto ci sono i servizi di Information Technology mentre chiude il podio della ricerca Grandview Research le telecomunicazioni.
  6. Dipendenti dal cloud – Posta elettronica, servizi di archiviazioni file, utilizzo di software, sicurezza, Crm ma non solo. Mediamente un dipendente di un’azienda utilizza 36 servizi cloud-based nella propria routine quotidiana.
  7. Etereo come una nuvola – Perché si è optato proprio per il termine cloud? Questa parola è stata scelta per indicare una massa, apparentemente impalpabile ed eterea, ubicata in una dimensione lontana. Proprio come una nuvola.
  8. Cloud gaming – Business anche nei videogiochi. Secondo un report Newzoo ci sono 31,7 milioni di giocatori nel mondo che spenderanno 2,4 miliardi di dollari in servizi e giochi cloud-based entro la fine del 2022. L’Europa vale il 30% di questo mercato dietro ad Asia e Pacifico con il 36,5%.
  9. Smart working accelerator – Una ricerca della società americana di consulenza e ricerca del personale Robert Half afferma che uno smart worker su 3 preferirebbe lasciare il lavoro piuttosto che tornare in ufficio. La tecnologia del cloud computing ha reso più accessibile il lavoro a distanza.
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