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Come la sostenibilità cambia l’energia, intervista a Marco Marsili (Shell Italia)

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Parla Marco Marsili, Country Chair di Shell Italia: ecco come la trasformazione sostenibile cambia i player tradizionali dell’energia. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023.

Grazie ai loro business tradizionali, le grandi compagnie dell’energia hanno registrato numeri record negli ultimi due anni. Ma le priorità di investimento del settore sono inesorabilmente cambiate, rispetto a qualche anno fa. Secondo un’analisi dell’Agenzia internazionale dell’energia, gli investimenti nei settori tradizionali come gas e petrolio sono scesi, mentre crescono quelli nella diversificazione energetica, soprattutto nelle rinnovabili. Nel caso particolare di un gigante del settore, Shell, nel 2025 gli investimenti per i prodotti a basse emissioni o emissioni zero arriveranno al 50% della spesa totale, racconta Marco Marsili, country chair di Shell Italia. I prodotti, spiega, sono “biocarburanti e idrogeno, energia prodotta da fonti rinnovabili, carbon capture & storage, soluzioni nature-based, lubrificanti e benzine di ultima generazione”.

Il 2022 è stato un anno positivo per i conti di Shell. Nel terzo trimestre di quest’anno la multinazionale britannica ha registrato il suo secondo miglior trimestre di sempre, a livello di utili. E il primo si è registrato nel trimestre precedente. Il 2022 diventerà un’occasione per dare un’ulteriore accelerazione anche in termini di investimenti?

Secondo Marsili, “il sistema energetico come lo conosciamo oggi è stato costruito in 300 anni, adesso dobbiamo rivoluzionarlo nei prossimi 20-30, e decarbonizzarlo: questo rende chiara la complessità ma anche l’opportunità che abbiamo davanti a noi”.

Accelerare la transizione energetica, insomma, è necessario, e gli investimenti nel settore “saranno fondamentali. Trattandosi di un processo complesso, credo dovremo puntare su più fonti che concorreranno a soddisfare la domanda di energia, per raggiungere gli obiettivi di sicurezza, autonomia e sostenibilità economica per il nostro sistema Paese. Per decarbonizzare dovremo riuscire a implementare un mix vincente di elettrificazione, efficienza energetica, energie rinnovabili, digitalizzazione dei processi, ricerca e innovazione tecnologica. La transizione energetica richiede tuttavia una coesione tra tutte le parti in gioco, imprese e istituzioni, con coerenti politiche a sostegno di questi obiettivi”.

Intanto, Marsili racconta gli obiettivi di Shell: “Il Gruppo sta aumentando significativamente gli investimenti in nuove energie e nello sviluppo di prodotti sempre più sostenibili che sostengano il processo di decarbonizzazione dei nostri clienti”.

La trasformazione di Shell è evidente soprattutto nel nostro Paese, secondo Marsili. “In Italia, l’evoluzione dei business e i recenti investimenti rendono tangibile il nostro impegno come player della transizione energetica. Fino a pochi anni fa anche in Italia Shell era una Oil& Gas company tradizionale, oggi stiamo diventando una ‘energy company’ integrata con soluzioni energetiche per tutti i settori. Per citare alcuni esempi, posso sottolineare che nel recente 2019 è nata in Italia una business unit dedicata alle energie rinnovabili, denominata Renewable and Energy Solutions, a cui è poi seguita l’acquisizione di Solar Konzept Italia, che ci ha portato ad essere tra i principali developer del Paese con 2 GW di progetti solari in pipeline; o basti pensare che attraverso Sonnen Italia, siamo oggi presenti nel settore della produzione e accumulo domestico di energia elettrica. Anche grazie al ritorno di Shell nel settore della mobilità in Italia avremo la possibilità di portare nel Paese la nostra competenza e conoscenza per sostenere la trasformazione del settore in ottica di sostenibilità”.

Qual è la strategia alla base di questa trasformazione? Marsili evidenzia come gli obiettivi di sostenibilità coinvolgano non solo le emissioni di Shell, ma anche quelle dei clienti.

“Come Gruppo stiamo implementando la nostra strategia Powering Progress, con l’obiettivo di diventare una energy company a net zero emission entro il 2050. Puntiamo a ridurre ed evitare le emissioni delle nostre attività, ma soprattutto a creare strategie di investimento e sviluppo di tecnologie per supportare i nostri clienti nel loro processo di decarbonizzazione”.

In questo percorso, “proseguendo e accelerando gli investimenti per la transizione energetica, i business tradizionali sono fondamentali per capire le esigenze dei nostri clienti e lavorare con loro per lo sviluppo di nuove soluzioni, che non possono essere uguali per tutti settori”, continua Marsili.

“Con Shell Energy Italia offriamo soluzioni avanzate per la gestione delle commodity energetiche ad oltre 600 grandi clienti industriali sviluppando e sostenendo soluzioni per la loro decarbonizzazione quali i Corporate Power Purchase Agreement (PPA) e i Carbon Offset. L’integrazione dei nostri business e il nostro approccio settoriale, ci consente di dare risposte specifiche alle imprese. Trasferiamo innovazioni e investimenti anche sui prodotti che arrivano ai consumatori finali: grazie ai prodotti Lubrificanti Shell Carbon Neutral, ad esempio, solo nel 2021 in Italia sono state evitate 28mila tonnellate di emissioni di CO2”.

Per avere un’idea concreta di cosa sarà una compagnia energetica tra qualche anno, facciamo un esempio: che aspetto avrà Shell nel 2030?

Marsili immagina “una società dinamica la cui missione è fornire energia e soluzioni sempre più decarbonizzate ai propri clienti; una società che facendo leva sulla sua dimensione globale – Shell oggi opera in 70 Paesi – sappia lavorare con aziende grandi e piccole e con i consumatori finali per individuare le migliori soluzioni, anche grazie alle nostre attività di ricerca e sviluppo, mantenendo sempre in considerazione le specificità delle diverse regioni del mondo. Come tale, mi auguro che continueremo quindi a giocare il nostro ruolo di acceleratori della transizione energetica e digitale”.

L’Italia merita un discorso a parte, dice Marsili, che prima di arrivare alla guida di Shell Italia ha lavorato nel Regno Unito, in Olanda, in Iraq e negli Stati Uniti. “Avendo vissuto tanti anni all’estero sono orgoglioso di vedere l’attuale posizionamento del nostro Paese all’interno del Gruppo Shell e nello scenario europeo più in generale. Il mio augurio è che l’Italia possa essere essa stessa leader della transizione favorendo gli investimenti dei privati in un settore essenziale per la nostra economia”.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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