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Sanremo, un evento da 40 milioni di raccolta pubblicitaria

Il 73° Festival di Sanremo prende il via sulle orme del successo della passata edizione. A confermarlo è soprattutto l’offerta commerciale di Rai Pubblicità che si appoggia ai risultati record del 2022: ascolti attesi e cpg (costo sostenuto dagli inserzionisti) si allineano, dunque, a quelli dello scorso anno. Si parla di una media di 11.270.000 telespettatori pari al 58% di share e di una raccolta pubblicitaria che ha toccato la cifra record di 42 milioni di euro. Sanremo è da sempre un evento fondamentale per il mercato italiano grazie agli alti kpi di gradimento e agli straordinari risultati di performance su tutti i touchpoint e in tutte le modalità di fruizione.
Nel 2022, la kermesse ha fruttato alla Rai un utile di ben 25 milioni di euro. È dal 2015 che la TV di Stato riesce a incassare più di quanto spende per la manifestazione canora. Il fatturato equivale a quasi l’8% della raccolta pubblicitaria annuale, come se il festival equivalesse a un mese di spot mandati in onda su tutte le reti del palinsesto RAI. Non c’è dubbio che la terza edizione, guidata da Amadeus, è stata un successo non solo editoriale ma anche pubblicitario. Un vero trionfo considerando che è stata anche la prima edizione regolamentata dalla nuova legge sull’affollamento pubblicitario.
Una regolamentazione che ha ridotto del 9% il tempo dedicato agli spot nella fascia oraria tra le ore 18 e 24. E così, la RAI ha potuto mandare in onda meno secondi e per cercare di concentrarli durante le ore clou del festival, ha eliminato gli spot tra le 18 e le 20.30. Limitazioni che non hanno in alcun modo inficiato il risultato: “La strategia vincente – così come ha dichiarato Gian Paolo Tagliavia, AD di Rai Pubblicità – è stata la nuova offerta di brand integration basata su un percorso di partnership declinato in attività diverse e specifiche per ogni azienda in base ai propri obiettivi di comunicazione”. Tra i primi partner commerciali al fianco della kermesse targata 2023: Plenitude (Eni), Costa Crociere e Suzuki (partner istituzionali), oltre a Dyson (haircare partner) e VeraLab (skincare partner).
Brand integration tra tv, radio, digital e territorio in aggiunta a un’offerta multipiattaforma ha valorizzato partner e investitori. I numeri della scorsa edizione lo confermano: i primi quattro break di ogni serata hanno registrato almeno 11 milioni di spettatori e nella finale di sabato i break hanno raggiunto un’audience media vicina a 11 milioni di persone, con un picco di 14,5 milioni per il break 3. E dunque, per telepromozioni lunghe dai 45 ai 60 secondi, nel 2022, il costo è stato di 436 mila euro a serata (2 milioni 180 mila euro a pacchetto). Per le billboard invece il costo fissato da Rai Pubblicità è stato di 286 mila euro (4’’+4’’- 10+10 passaggi). E le previsioni sembrano non discostarsi troppo da queste cifre.
La proposizione prevede la vendita contemporanea del live di Rai1 e del rewatch su Rai Premium, il giorno successivo in bundle, su diversi punti ora. Il festival andrà in onda anche all’estero grazie ai quattro canali di Rai Italia. Infine, Radio Italia TV con un palinsesto interamente dedicato, per l’intero periodo del Festival e oltre. L’inventory digital multipiattaforma, dedicata al Festival, punta ad arrivare a 200 milioni di visualizzazioni. Ad aggiungersi all’offerta, il nuovo polo audio di Rai Pubblicità: Rai Radio, Radio Italia, Radio Kiss Kiss e Radio2, da sempre radio ufficiale della kermesse. Una proposizione allargata che permetterà di raggiungere gli ascoltatori on air, on line e on field ampliando così la copertura dell’evento. Nella foto i Maneskin, tra i grandi ospiti (internazionali, seppur italiani) attesi sul palco.
Questo articolo fa parte del numero di febbraio di Fortune Italia Entertainment scaricabile gratuitamente a questo link
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