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Acea, la presidente Michaela Castelli si dimette per ‘motivi personali’

La presidente di Acea Michaela Castelli lascia la guida della partecipata della Capitale. Dimissioni volontarie? È l’azienda a rendere note le dimissioni ed ha fornire anche le motivazioni: “ragioni personali”. Nella sua lettera di dimissioni, Castelli sottolinea che la sua scelta è stata “assai ponderata e assunta non senza dispiacere: si tratta di una decisione, di natura strettamente personale, la cui maturazione ha preso avvio negli ultimi giorni dell’anno appena conclusosi e che si è via via consolidata nel contesto dei nuovi assetti di governance indicati dal socio di controllo”.

La decisione di Castelli di lasciare la multiutility – che potrebbe essere coinvolta anche nella realizzazione del futuro termovalorizzatore di Roma, tema caldissimo del dibattito politico – arriva mentre sullo sfondo sale la polemica sulle accuse di presunti comportamenti sessisti e discriminatori sul luogo di lavoro da parte dell’amministratore delegato Fabrizio Palermo nei confronti di alcune hostess. Accuse su cui c’è stato un audit interno aziendale.

Solo la scorsa settimana il consiglio di amministrazione, presieduto dalla stessa Castelli, aveva in ogni caso rinnovato la fiducia al manager Palermo, prendendo atto di un report del comitato per l’Etica e la sostenibilità. Ma aveva in ogni caso dato mandato all’Ethic Officer di “svolgere ogni attività istruttoria ritenuta necessaria o opportuna”. Una indagine interna, insomma, per fare chiarezza sulle testimonianze, diffuse dal quotidiano la Repubblica, di alcune hostess di una società esterna e impiegate in azienda. Le ragazze hanno raccontato al quotidiano di aver subito, mentre erano in servizio in Acea, una serie di vessazioni di natura sessista, tra cui il servire pasti e caffè.

E sempre a quanto riferiscono le hostess, le loro testimonianze non sarebbero state raccolte durante il primo audit interno. Castelli, romana, classe 1970, dal 21 giugno del 2018 era a capo dell’azienda di cui il Campidoglio detiene il 51% del capitale. E proprio da Roma Capitale, in particolare dalla commissione Pari Opportunità presieduta da Michela Cicculli, era arrivata una richiesta di chiarimenti all’azienda, mentre l’opposizione di centrodestra ha sollecitato il sindaco Roberto Gualtieri a esprimersi in modo inequivocabile sulla vicenda. “Sono fiera dei risultati raggiunti dall’organo amministrativo e da tutti i dipendenti di Acea negli ultimi anni – ha scritto ancora Castelli nella sua lettera di dimissioni – in un contesto oggettivamente pieno di difficoltà e durante il quale sono state proprio le persone di Acea a fare la differenza assicurando alla città e ai territori i propri servizi”. L’amministratore delegato Palermo, anche a nome dell’intero Cda, ha ringraziato Castelli “per il contributo prestato in questi anni alla presidenza della società”.

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