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Enel, Scaroni presidente e Cattaneo ad: vince la lista del Tesoro

Tutto come previsto. La lista del Tesoro con tutti i sei candidati eletti vanno a comporre il nuovo consiglio di amministrazione dell’Enel. Paolo Scaroni conquista la presidenza con il 97,24% dei voti dei soci. Per lui è un ritorno nel gruppo energetico, dove fu amministratore delegato per tre anni dal 2002.

Nel board a 9 componenti, ha deciso l’assemblea degli azionisti tornata in presenza dopo tre anni, entrano anche i tre candidati di Assogestioni. A bocca asciutta Covalis. Il nuovo Ad sarà Flavio Cattaneo, indicato nella lista dal ministero dell’Economia (il Mef ha il 23,58%), e sarà eletto dal Cda che si riunirà nelle prossime ore.

Fallisce il tentativo, assai discusso, dell’asset manager globale britannico Covalis che voleva come “presidente indipendente” Marco Mazzucchelli. La lista non ha piazzato alcuno dei sei candidati. “Non è la stagione dei gufi” ha commentato il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti soddisfatto per “un ottimo risultato, migliore rispetto a tre anni fa, non semplice e scontato, che premia la correttezza e non la scorrettezza. Auguro buon lavoro ai nuovi vertici e a tutti i consiglieri”.

Lascia dopo 23 anni, di cui gli ultimi 9 come capo azienda, Francesco Starace, che ha ricordato gli ottimi risultati ottenuti dal gruppo che capitalizza in Borsa 67 miliardi di euro “a cui ho dato tanto e che mi ha dato tanto” ha detto emozionato. Il governo ha però deciso di cambiare la governance.

L’assemblea degli azionisti, sotto la presidenza di Michele Crisostomo, presente il 65% del capitale sociale, ha sostenuto con il 49,10% dei voti la lista del Tesoro, con il 43,49% quella di Assogestioni e con il 6,94% quella di Covails. Nel board ci saranno quindi per il Mef Paolo Scaroni, Flavio Cattaneo, Olga Cuccurullo (tutti e tre indicati come ‘non indipendenti’) Alessandro Zehenter, Johanna Arbib Perugia, Fiammetta Salmoni.

Per gli investitori istituzionali siederanno Dario Frigerio, Alessandra Stabilini e Mario Corsi. La nomina del presidente del cda era il punto più atteso all’ordine del giorno, proprio per le polemiche aperte da Covalis, “investitore di lungo corso, da 10 anni in Enel” che “per la prima volta ha presentato una lista proponendo un candidato presidente” ha spiegato in assemblea il rappresentante Fabrizio Arossa precisando che il cardine è la necessità di “indipendenza” per affrontare la transizione energetica come azienda leader nella sostenibilità con una governance forte.

Oltre alle decisioni sul Cda (via libera a 9 componenti, durata di tre anni, composizione e conferma di 80mila euro lordi per ciascun consigliere), l’assemblea ha approvato il bilancio 2022 chiuso con un utile netto di circa 7,15 miliardi di euro, il dividendo di 0,40 euro per azione, l’acquisto di azioni proprie fino a due miliardi di euro, il Piano di incentivazione di lungo termine per il 2023 destinato al management e la Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2023 e sui compensi del 2022.

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