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Solare e colture agricole a braccetto: prove di transizione energetica

Nasce in Sicilia il primo parco agrovoltaico italiano – grande quanto 161 campi da calcio –  che utilizza pannelli solari bifacciali per catturare luce diretta e riflessa. Posti a due metri di altezza e montati su ‘inseguitori monoassiali’, i pannelli  consentono di coniugare la produzione di energia solare con le colture agricole, come foraggere, viti, lavanda, piante aromatiche e officinali.

Il progetto vanta un ulteriore primato: è stato concepito sulla base di un modello contrattuale corporate Ppa – power purchase agreement – fra due aziende private: si tratta di Engie, che ha installato e gestirà gli impianti, e Amazon, che si impegna ad acquistare l’80% dell’energia prodotta.

L’impianto innovativo – la cui costruzione era stata annunciata nel 2021 – sorge a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, e interessa 115 ettari di colture agricole.  Il progetto prevede la realizzazione di un secondo impianto agrivoltaico a Paternò, Catania, che sarà operativo entro la fine del 2023, per una capacità produttiva totale di 104 Mw, consentendo anche di ridurre le emissioni annue di CO2 di oltre 62.000tn.

“Nonostante il contesto di crisi globale, abbiamo proseguito il nostro percorso di decarbonizzazione verso la transizione energetica. L’impianto di Mazara del Vallo per Engie è pienamente coerente con la strategia di sviluppo in Italia e nel mondo”, ha dichiarato Monica Iacono, Ceo di Engie Italia. “Attualmente contiamo su 500 mw di capacità installata rinnovabile e il nostro piano mira a raggiungere i 2 gw nel 2030, tra impianti eolici e fotovoltaici. Per conseguire questi obiettivi è fondamentale una relazione continua e costante con i territori e con le istituzioni centrali, unitamente a un quadro normativo e regolatorio stabile, semplificato, che ci auguriamo venga presto definito”.

Sarà possibile garantire la salvaguardia del paesaggio rurale e della biodiversità, e assicurare una ricaduta positiva anche per le realtà agricole locali coinvolte nella gestione delle coltivazioni.

“Sono lieto dell’inaugurazione del primo parco agrivoltaico in Italia, che coniuga la produzione di energia rinnovabile con la preservazione del territorio coltivabile”, ha commentato Giorgio Busnelli, Direttore delle Categorie del Largo Consumo per Amazon in Europa. “Questo progetto ci consente di accelerare il nostro percorso verso l’azzeramento delle emissioni nette di CO2 entro il 2040, contribuire alla transizione energetica del Paese e generare un impatto positivo nelle comunità in cui operiamo”.

La transizione è un’opportunità. “Le aziende lo hanno capito e le istituzioni devono stare al loro fianco nell’accompagnamento verso questa transizione ecologica” ma “il governo ha tanti progetti ma serve gradualità perché accadono cose che ci impongono di rallentare” ha affermato Vania Gava, viceministro all’Ambiente e alla sicurezza energetica. Si è detta onorata di inaugurare il frutto di questa collaborazione fra due grandi  aziende “che hanno voluto investire in questo territorio e nelle rinnovabili. Impianti come quello di Engie sono un’opportunità per tutti” anche per “una nuova formazione, nuovi posti di lavoro e competenze diverse: si lasciano i vecchi lavori che però vengono assorbiti dai green job” e dunque “si creano nuovi posti di lavoro e competenze, tutelando l’ambiente, l’economia e i territori”.

 

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