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La partita sulla Rete di Tim, attesa per la mossa di Vivendi sul futuro di Netco

La partita sulla Rete di Tim potrebbe a breve subire una svolta. Vivendi non farà saltare il banco chiedendo al presidente Salvatore Rossi di convocare un’assemblea straordinaria. Entro questa settimana il cda dovrebbe scegliere con chi dei pretendenti proseguire la trattativa per la cessione di Netco. Oggi le offerte di Kkr e Cdp con Macquarie saranno sottoposte al Comitato parti correlate, un passaggio necessario essendo la Cassa azionista di Tim, con una quota del 9,8%, e il suo parere sarà sul tavolo del board che si riunirà nel pomeriggio del 19 giugno. Bisognerà  frenare le attese però perchè solo il 22 giugno, con una seconda riunione, arriverà una decisione. Pietro Labriola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM, che ha imparato a lasciarsi più strade aperte, in settimana ha ribadito che oltre al piano A c’è sempre un piano B, perchè “dobbiamo lavorare per cercare di raggiungere gli obiettivi e soddisfare tutti gli azionisti”.

Torna anche l’ipotesi di derogare dalla fusione con OF per evitare problemi Antitrust. Non si è mai smesso di parlare della possibilità di far entrare altri soggetti in partita, in particolare il fondo F2i che starebbe dialogando con i diversi attori coinvolti, ma il mercato guarda anche a Poste che sempre più spesso si propone come investitore in infrastrutture.

Tornando alle offerte sul tavolo, Kkr con il secondo rilancio ha alzato la posta di due miliardi, fino a 23 miliardi; Cdp e Macquarie sono ferme a 19,3 miliardi ma hanno lavorato sulle garanzie Antitrust, secondo indiscrezioni rispolverando un piano di spinoff di Open Fiber con il fondo australiano che acquisirebbe gli asset nelle aree nere.

Da Parigi nessuno si sbilancia in attesa che il cda faccia la prima mossa ma il Sole24ore è ritornato sulle ipotesi di una possibile confluenza dei dossier Tim ed Mfe, dove Vivendi è il minimo comune denominatore.

Per il quotidiano di Confindustria, una delle possibili soluzioni ‘strategiche’ per i due importanti investimenti francesi in Italia potrebbe prevedere la fusione di Mfe con ServCo oppure lo sviluppo del progetto europeo. Ma secondo gli analisti è solo uno dei tanti scenari che si potranno aprire a valle dell’operazione NetCo, con Tim che sarà a quel punto in grado di agire in modo più proattivo nel consolidamento del mercato grazie alle risorse raccolte con la cessione della rete e con maggiore libertà d’azione per l’azionista Vivendi.

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