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Riforma strutturale del fisco, dopo il Sì alla Camera ora passa all’esame del Senato

Senato

La riforma fiscale, una delle principali iniziative del governo Meloni, è entrata nella fase finale con l’avvio dell’esame da parte del Senato. Il disegno di legge delega fiscale mira a intervenire su diversi aspetti del sistema tributario italiano, dalla detassazione di tredicesime e straordinari al riordino delle tasse automobilistiche.

Dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati la scorsa settimana, l’obiettivo del governo è completare l’iter parlamentare prima della pausa estiva, in modo da poter lavorare sui primi decreti attuativi a partire da settembre e rendere le nuove misure operative già dal primo gennaio.

Il disegno di legge delega fiscale, contenente 20 articoli, introduce diverse novità nel sistema fiscale italiano. Tra queste, vi è uno strumento di lotta all’evasione fiscale che prevede un concordato preventivo per professionisti, mini-imprese e partite IVA al fine di recuperare imposte non dichiarate come l’Irpef e l’Irap.

Tuttavia, al momento non è prevista la cosiddetta “pace fiscale” proposta dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. L’idea potrebbe essere introdotta come emendamento, ma continua a essere oggetto di dibattito. L’articolo 16 della delega prevede la possibilità di pignorare automaticamente i conti correnti degli evasori fiscali, un principio che ha sollevato critiche da parte dell’opposizione.

Durante l’esame in Senato, si prevede che la delega fiscale subisca modifiche nella sua seconda parte, in particolare riguardo ai tributi locali, alle riscossioni e alle sanzioni. Tuttavia, sono garantite la detassazione degli straordinari e delle tredicesime per i redditi più bassi, nonché la possibilità di rateizzare l’acconto delle tasse di novembre e di ridurre la ritenuta d’acconto per gli autonomi.

La riforma fiscale prevede anche l’introduzione di una flat tax incrementale per gli autonomi, mentre rimane in attesa quella per i dipendenti. Sono previste disposizioni specifiche per i giovani, con l’obiettivo di tutelare le agevolazioni per l’ingresso nel mondo del lavoro degli under 30.

Per le imprese, è previsto uno sconto sull’IRES, l’imposta sugli utili, per coloro che reinvestono il reddito prodotto in investimenti qualificati, nuove assunzioni o schemi stabili di partecipazione dei dipendenti agli utili. La riforma prevede anche il graduale superamento dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, senza aumenti a carico delle imprese.

Un altro punto della riforma riguarda il riordino delle tasse automobilistiche, prevedendo un progressivo superamento del superbollo. Inoltre, vi è una restrizione sulla vendita di sigarette elettroniche, vietando l’acquisto da Paesi al di fuori dell’Unione Europea.

Infine, sono stati approvati il Garante nazionale dei contribuenti, il coinvolgimento della Guardia di Finanza nel contrasto al gioco illegale e la delega al governo per introdurre la global minimum tax.

La riforma fiscale rappresenta un’imponente trasformazione del sistema tributario italiano, con l’obiettivo di semplificare le tasse, combattere l’evasione e stimolare l’attività economica.

 

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