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Daniele Franco e Piero Cipollone, ecco i candidati dell’Italia per Bei e Bce

A poco più di due settimane dalle cruciali riunioni che determineranno nomine di grande rilevanza nell’ambito finanziario europeo, il governo italiano ha rivelato le sue scelte con sicurezza. Daniele Franco emerge come figura di spicco nella corsa per la Banca europea per gli investimenti (BEI), mentre Piero Cipollone viene presentato come il candidato a sostituire Fabio Panetta nel board della Banca Centrale Europea (BCE).

Dopo un colloquio tra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e l’ex titolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), sembra che il governo abbia piena fiducia nella candidatura di Daniele Franco alla guida dell’istituto con sede a Lussemburgo. Questa decisione giunge in un momento cruciale, proprio mentre si avvicina la fase finale delle selezioni per la presidenza della BEI. La data da segnare è il 16 settembre, quando i 27 paesi membri dell’Unione Europea dovranno prendere una decisione.

Franco entra in lizza insieme ad altre importanti figure, tra cui Margrethe Vestager, vice presidente della Commissione Europea con delega alla Concorrenza, la ministra delle Finanze spagnola Nadia Calvino, Teresa Czerwinska, attuale vice presidente della BEI, e l’ex ministro svedese Thomas Ostros. Tuttavia, le sfide più rilevanti sembrano provenire dalle candidature di Vestager e Calvino.

Il governo italiano sembra aver ottenuto un consenso crescente a livello europeo per l’ex ministro Daniele Franco. Allo stesso tempo, alcuni fattori potrebbero rendere la competizione più interessante. L’interesse limitato della Francia per Vestager, che potrebbe influenzare la sua presenza favorevole al nucleare, e la vicenda della nomina dell’americana Fiona Scott Morton a capo della dg Concorrenza, che è stata annullata, potrebbero mettere in luce le qualità di Franco. Si presta attenzione all’accresciuto consenso nei confronti dell’ex ministro italiano.

Pur godendo di un’apprezzabile stima da parte di Germania e di ambienti brussellesi, Franco si trova comunque davanti a una sfida impegnativa. La ministra spagnola Calvino rappresenta un concorrente forte, con un profilo rispettato sia a Parigi che a Berlino.

La sua posizione nell’ambito finanziario potrebbe essere consolidata ulteriormente se venisse eletta come capo del Meccanismo di vigilanza unico, congiuntamente a Margarita Delgado, vice governatore della Banca centrale spagnola. Questo scenario metterebbe la Spagna in una posizione di presidenza in due istituzioni finanziarie europee cruciali.

Il nuovo presidente della BEI sarà nominato a maggioranza qualificata durante l’Ecofin informale che si terrà in Spagna, con il consenso di almeno 18 paesi membri rappresentanti almeno il 68% del capitale sottoscritto della BEI. Con l’Italia, la Germania e la Francia che detengono una parte significativa delle azioni dell’istituto, il loro accordo sarà di grande importanza.

Nel frattempo, Piero Cipollone viene presentato come il candidato italiano per il board della BCE. L’Italia è l’unico paese a proporre un candidato, e il 15 settembre, l’Eurogruppo discuterà la sua candidatura. Affinché la sua candidatura abbia successo, è necessario il consenso di almeno 15 dei 20 paesi della zona euro, che rappresentino almeno il 65% della popolazione.

Queste nomine rivestono un’importanza strategica per l’Italia e per l’intera Europa finanziaria. Le prossime settimane saranno cruciali per vedere come si sviluppa la sfida e quali figure saranno chiamate a svolgere ruoli chiave nel futuro finanziario del continente.

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