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La seconda città più grande del Regno Unito schiacciata dai debiti sulla parità salariale

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Il consiglio comunale di Birmingham, cioè la seconda città più grande del Regno Unito, ha di fatto dichiarato di essere in bancarotta perché non ha abbastanza soldi per pagare 760 mln di sterline (955 mln di dollari) in ‘equal pay claims’, richieste di equo compenso che deve a tutte quelle dipendenti governative che in passato sono state pagate meno degli uomini.

Il consiglio ha emesso una section 114 notice, un atto per tagliare tutte le spese non essenziali, dichiarando che deve affrontare un deficit di 87 mln di sterline nell’anno finanziario in corso.

“Il Consiglio ha risorse insufficienti per far fronte alla spesa per la parità di retribuzione e attualmente non ha altri mezzi per far fronte a questa responsabilità”, ha scritto il Consiglio comunale di Birmingham in una nota.

Richiamare la sezione 114 “significa che tutte le nuove spese, ad eccezione della protezione delle persone vulnerabili e dei servizi statutari, devono cessare immediatamente”.

Nel 2012, la Corte Suprema si è pronunciata a favore di un gruppo di dipendenti per lo più donne che non hanno ricevuto pagamenti di bonus che erano invece stati dati a coloro che, nel consiglio della città, occupano ruoli tradizionalmente dominati dagli uomini.

Il consiglio di Birmingham ha dichiarato a giugno di aver già pagato 1,1 mld di sterline in richieste di questo tipo nell’ultimo decennio, ma aveva ancora alcune richieste residue. L’organismo stimava che la cifra sarebbe cresciuta a un ritmo compreso tra i 5 e i 14 mln di sterline al mese.

“Questa è una delle più grandi sfide che questo consiglio abbia mai affrontato e ci scusiamo per l’incapacità di tenere sotto controllo questa situazione”, aveva detto all’epoca il consiglio di Birmingham, aggiungendo che era in trattative con dei revisori dei conti esterni per trovare possibili soluzioni. I consigli comunali sono in genere finanziati attraverso sovvenzioni del governo centrale, servizi di parcheggio e tasse.

Un portavoce dell’ufficio del primo ministro Rishi Sunak ha detto che “spetta ai consigli eletti localmente gestire i propri bilanci”, ma ha detto che durante questo anno finanziario il governo sta fornendo un ulteriore sostegno del valore di 5,1 mld di sterline ai consigli locali, secondo il Guardian. Sunak aveva precedentemente escluso la possibilità di un salvataggio, incolpando i leader di Birmingham per la cattiva gestione dei fondi.

Birmingham non è l’unica città del Regno Unito nei guai: a corto di liquidità ci sono Woking, Croydon e Thurrock. Mentre il consiglio prevede di proteggere le fasce vulnerabili della popolazione dall’impatto di questa misura di austerità, i consigli di altre città in passato hanno aumentato le tasse per sostenere le finanze.

Il deficit di finanziamento per le autorità locali in Inghilterra e Galles dovrebbe salire a 2 mld di sterline o più nell’anno finanziario 2023-2024, secondo l’organizzazione politica Local Government Association.

Oltre alla complicata risoluzione delle richieste di parità salariale, le autorità cittadine di Birmingham affrontano difficoltà finanziarie dovute all’inflazione e all’aumento dei costi dell’assistenza sociale.

La città ha anche ospitato grandi eventi tra cui i Giochi del Commonwealth del 2022 e ha implementato un nuovo sistema informatico, il che ha aumentato le difficoltà finanziarie. Allo stesso tempo, il consiglio ha investito in progetti di rigenerazione che hanno potenziato il settore tecnologico e reso Birmingham tra le economie cittadine più performanti della nazione.

L’articolo completo è disponibile su Fortune.com

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