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Presentato a Roma Cmax, il progetto di criptovaluta che trasforma i crediti congelati in capitale liquido

Nel cuore della Capitale, nel suggestivo spazio per eventi “La Lanterna Rome” che attraversa i quattro piani dell’ex palazzo dell’ Unione Militare in via Tomacelli 157, si è svolta la presentazione di Coliseum CMAX. L’evento, accompagnato da giochi di luce con laser proiettati sulla distintiva cupola in vetro e acciaio di Massimiliano Fuksas e animata da momenti musicali, set artistici e spettacolari balli in aerodance, è stato presentato da Rudy Zerbi e ha visto la partecipazione di 380 ospiti super selezionati, provenienti dal mondo delle istituzioni, dell’imprenditoria e dello spettacolo.

Un parterre di VIP ha impreziosito la serata: da Giacomo Ferrara a Claudia Gerini, passando per Elena Santarelli e Bernardo Corradi, da Max Sardella e Pierluigi Pantaleoni e Matteo Acitelli (imprenditori digitali), da Nicole Murgia e Federica Zacchia, fino alla talentuosa DJ Ludovica Pagani che ha chiuso la serata.

Coliseum CMAX rappresenta una svolta nel panorama delle criptovalute, con un’infrastruttura finanziaria robusta e un tesoro di 150 milioni di euro, rappresentato dai crediti d’imposta italiani. Il progetto mira a trasformare crediti congelati in capitale liquido e a portare il credito d’imposta nel contesto globale delle criptovalute. L’iniziativa CMAX, protetta da diritti di proprietà intellettuale internazionale, introduce un modello replicabile per la gestione dei debiti statali. L’evento ha evidenziato l’entusiasmo e l’interesse attorno al progetto Coliseum CMAX, consolidando l’immagine dell’Italia pronta per un futuro finanziario avanzato e digitale.

Cripstina è un progetto ‘rivoluzionario’ che unisce l’economia reale al mondo Cripto. Può sembrare una complessa infrastruttura finanziaria ma, come spesso accade – spiega Massimiliano Colangelo, General Counsel di Cripstina – le cose sono difficili finché qualcuno non le semplifica, ecco a voi l’utility Token C-Max. Le ‘altre’ cripto non sono vere e proprie valute, la nostra è molto di più di un prodotto speculativo. Detto in altre parole, un investimento molto meno rischioso. Pur mantenendo la natura digitale e la facilità di utilizzo di una criptovaluta, CMAX viene ancorata a elementi dell’economia reale come i crediti d’imposta. Come ogni cripto il cui valore è ancorato ad attività sottostanti – prosegue Colangelo –  C-Max è emessa da soggetti specializzati, i crediti vengono congelati in una SPV autorizzata e vigilata da Banca d’Italia. Il progetto rappresenterà così anche un potente strumento per la gestione del debito pubblico del nostro Paese. Nei prossimi giorni inizieremo un tour internazionale per parlare con istituzioni e operatori per spiegare nel dettaglio un progetto orgogliosamente Made in Italy. L’Italia si desti”.

Il progetto quindi non è quello di una semplice criptovaluta: alle spalle del token c’è un’infrastruttura finanziaria solida, sostenuta da un imponente tesoro di 150 mln di euro rappresentato dai crediti d’imposta italiani, custoditi da una società di cartolarizzazione. Il  token RSC, o reset coin è strettamente collegato al CMAX, in quanto ogni CMAX è emesso con un valore sottostante in crediti fiscali italiani. Coliseum CMAX potrà produrre ossigeno in grado di rivitalizzare le imprese sino ad oggi impossibilitate a monetizzare i crediti congelati, convertendoli in capitale liquido. Con la creazione del token e  della sua struttura, CMAX punta a portare i crediti d’imposta italiani nel mercato globale delle criptovalute.

 

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