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Scontro tra Governo e Sindaci sulle licenze dei taxi

In Italia, si è aperto un acceso confronto tra il governo e i sindaci delle città riguardo alle licenze dei taxi e alla loro possibile espansione. Mentre molte città italiane sono alle prese con la carenza di taxi, il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha criticato apertamente i sindaci, in particolare Roberto Gualtieri, accusandoli di non aver ancora avviato il processo di aumento del numero delle licenze dei tassisti, come previsto dal decreto asset.

“Ora spetta ai sindaci, non ci sono più scuse, aspetto di capire cosa intendono fare”, ha dichiarato il Ministro dei Trasporti durante il question time alla Camera. Al momento, nessun comune ha ancora pubblicato i bandi per l’espansione del numero dei taxi, e questa situazione ha suscitato la sua critica.

Anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha invitato i sindaci a non cercare scuse, in particolare il sindaco di Roma. Tuttavia, il sindaco della capitale ha risposto affermando che il decreto è “fatto male” e “inutilizzabile”. Nonostante ciò, Gualtieri ha annunciato che venerdì avvierà il processo per l’aumento delle licenze, spiegando che ci vorranno alcuni mesi per completarlo.

Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha dichiarato che il Comune agirà in conformità con la legge, se le regole sono cambiate. Tuttavia, ha sottolineato che fino a questo momento non ha visto un decreto legge che vada in questa direzione.

Il decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri all’inizio di agosto e in attesa di conversione in legge, prevede la possibilità di licenze aggiuntive per i grandi comuni e quelli con aeroporti. Tuttavia, il decreto deve ancora ricevere l’approvazione finale durante l’esame del Senato, e ha subito alcune modifiche durante questo processo.

Roberto Gualtieri ha convocato un tavolo sindacale per venerdì come primo passo per l’aumento delle licenze, ma nel frattempo, l’associazione dei consumatori Assoutenti ha criticato il dibattito in corso, definendolo un “vergognoso scaricabarile sulle spalle dei cittadini”.

Nel frattempo, in Parlamento, è stato approvato un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che propone un “registro elettronico” per gestire l’incremento delle licenze e invita il governo a predisporre un provvedimento per regolare l’attività degli NCC (Noleggio con Conducente).

Il provvedimento contenente le norme sulle licenze dei taxi è parte di un pacchetto più ampio, che comprende anche la tassa sugli extraprofitti delle banche e misure relative ai voli low cost e alla rete Tim. Durante il dibattito parlamentare, il provvedimento è cresciuto diventando un vero e proprio omnibus, con diverse norme che spaziano dai fondi per il granchio blu alle agevolazioni per le imprese della filiera del legno, fino a questioni riguardanti la caccia.

La situazione rimane in evoluzione, e sarà interessante vedere come si svilupperanno le discussioni e quali decisioni verranno prese riguardo alle licenze dei taxi in Italia.

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