Lo Spazio come risorsa. L’Europa guarda al settore spaziale con attenzione, e la stessa presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nel presentare le priorità della Commissione per il 2024 ha annunciato l’intenzione di lavorare a una legge europea dello Spazio (Eusl).
I servizi spaziali sono sempre più diffusi e utilizzati in contesti economici diversi, e restano alla base dell’attuazione di diverse politiche pubbliche, del funzionamento delle imprese commerciali e facilitano la vita e le attività dei cittadini dell’Ue.
Sono inoltre trasversali rispetto a vari ambiti, quali sicurezza e difesa, e contribuiscono in maniera tangibile nel percorso verso il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda politica dell’Ue.
In vista della nuova norma europea Eusl – che dovrebbe essere operativa già nel primo trimestre del 2024 – lo scorso 13 settembre è stata lanciata una survey, un questionario aperto agli stakeholder europei, che scadrà il 2 novembre, e che nasce per raccogliere il punto di vista di una “selezionata platea di interlocutori che diano il loro contributo per valutare la situazione attuale e i problemi connessi al settore”, si legge sul sito della consultazione online.
L’obiettivo è quello di giungere a una proposta legislativa che dovrebbe prevedere regole comuni per gli stati dell’Unione europea, che consenta di affrontare i temi di sicurezza, resilienza e sostenibilità delle attività e delle operazioni spaziali con strategie congiunte, limitando la frammentazione dei mercati. La legge sarà poi derimente laddove manchino le norme nazionali sul tema, assicurando nel contempo l’omogeneità e la competitività del settore spaziale europeo in un contesto internazionale.
la norma Eusl si baserà fondamentalmente su tre pilastri: sicurezza, resilienza e sostenibilità, che corrispondono ad altrettanti obiettivi, quali garantire la sicurezza del traffico satellitare alla luce del crescente rischio di collisioni e danni da detriti spaziali. Proteggere le infrastrutture e i beni spaziali dell’Ue e dei singoli stati, rispetto ad eventuali minacce ed attacchi informatici. In ultimo garantire la sostenibilità a lungo termine delle operazioni spaziali, considerando lo Spazio nel suo ruolo di importante leva di sviluppo dei servizi e della crescita economica.
Le opportunità offerte alle imprese, ai cittadini e ai responsabili politici dai servizi spaziali hanno creato significative opportunità economiche che hanno portato all’era della ‘new space economy’. Ciò ha anche permesso di ridurre i costi di invio di satelliti nello Spazio – grazie all’uso di lanciatori riutilizzabili o dei microlanciatori – ma ha anche contribuito all’aumento del numero di satelliti in orbita, in particolare con lo sviluppo di mega-costellazioni. L’emergere di nuovi attori spaziali, la progressiva congestione della bassa atmosfera e l’aumento dei rischi tecnologici/informatici, sono fattori che rappresentano una minacciano per la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità delle operazioni spaziali.
Il primo passo verso la norma europea dello Spazio era già stato compiuto con l’adozione della strategia spaziale dell’Ue per la sicurezza e la difesa, avvenuta il 10 marzo 2023, che attiva un quadro di sicurezza coerente a livello dell’Ue, che integri gli atti legislativi recentemente adottati relativi alla resilienza delle entità critiche e la sicurezza informatica.
La Commissione sta quindi valutando la possibilità di proporre una legge spaziale dell’Ue, che preveda norme comuni per la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità delle attività e delle operazioni spaziali comunitarie.