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Manovra al Senato, tutti gli ostacoli e le sfide nel percorso di approvazione

Meloni Fortune

La legge di bilancio sta procedendo al Senato, ma il percorso non sembra essere agevole. I tempi, contrariamente a quanto sostenuto inizialmente dalla maggioranza, non sembrano essere così rapidi come auspicato. Questo è dovuto principalmente ai numerosi decreti che, attraversando Camera e Senato, potrebbero incrociarsi e rallentare l’iter, poiché richiedono una rapida conversione. Inoltre, da oggi, i contenuti della legge saranno sotto l’occhio critico di istituzioni di peso come la Banca d’Italia, la Corte dei conti e Confindustria, che esprimeranno le loro valutazioni durante le audizioni davanti alle commissioni Bilancio dei due rami del Parlamento.

Il verdetto di Moody’s sulla situazione del debito italiano e sulla sua capacità di risanamento è atteso venerdì sera, e questo rappresenta un momento cruciale. L’Italia si presenta a questa prova con un outlook negativo, e la sua attuale valutazione Baa3 è appena al di sopra della soglia del livello per investire. In caso di ulteriore declassamento, l’Italia potrebbe raggiungere il cosiddetto livello ‘spazzatura’, complicando ulteriormente il quadro finanziario.

La legge di bilancio, pur essendo prudente nelle misure, ha come obiettivo principale evitare che impegni significativi, come quello sulle pensioni, possano avere un impatto eccessivo sui conti. Per questo motivo, è stato stretto un patto tra i gruppi di maggioranza per una legge senza emendamenti, rendendola così blindata.

Tuttavia, è proprio sul tema delle pensioni, in particolare per oltre 700 mila lavoratori pubblici, che il governo non esclude possibili correzioni. Ciò potrebbe anche rispondere alle rivendicazioni dei medici, che hanno minacciato scioperi e abbandoni di massa del servizio sanitario nazionale.

Tra le possibili soluzioni, come annunciato dalla ministra del Lavoro Calderone, ci sarebbe la revisione delle aliquote solo per chi sceglie di andare in pensione anticipatamente (e non anche per le pensioni di vecchiaia) e il possibile rinvio dell’entrata in vigore della norma.

Al Senato, dopo le audizioni, si farà il punto fissando la road map della Manovra, indicando il termine per la presentazione di emendamenti da parte delle opposizioni e successivamente avviando la discussione e le votazioni. Nel frattempo, ci sono decreti urgenti, come il decreto Proroghe e il decreto Bollette, da gestire entro il 28 novembre. Il governo potrebbe ricorrere al voto di fiducia per dare uno sprint, soprattutto se si trovasse a fronteggiare numerose modifiche da parte della minoranza.

Altri impegni importanti da affrontare comprendono il decreto Anticipi, la legge sull’immigrazione, l’emergenza sisma nei Campi Flegrei, la riforma della giustizia penale e la legge annuale sulla concorrenza, collegata agli obiettivi del Pnrr. Anche la riforma dell’autonomia differenziata, trainata dal ministro Calderoli, potrebbe entrare nel calendario, culminando nel rush finale della commissione Affari costituzionali del Senato.

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