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Sciopero, parla Bombardieri (Uil): “Da Salvini servirebbe rispetto”

pierpaolo bombardieri uil

“Al di là delle aspettative”. Giudica così i numeri dello sciopero e delle manifestazioni di oggi Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale della Uil, che raggiunto da Fortune Italia dice di ritenersi molto soddisfatto. Per capire se la manifestazione abbia funzionato, dice, basta guardare le immagini di piazza del Popolo, sede della manifestazione romana.

Per Bombardieri, quello di Roma è un messaggio alla Lega e a Matteo Salvini: per una piazza del genere “bisognerebbe avere rispetto”. E sulla precettazione, dice, “probabilmente arriveremo a impugnare l’atto del ministro”.

Bombardieri: “Sciopero riuscito”

“Siamo molto soddisfatti. Sciopero riuscito e manifestazione riuscitissima”, dice il segretario della Uil.

Bombardieri stigmatizza i commenti della Lega in cui si parla di scarsa partecipazione allo sciopero come “propaganda politica. Basta guardare le immagini della piazza. Certo che se si continua così, se continuiamo a delegittimare il ruolo l’uno dell’altro, mi pare che non andremo molto avanti”, dice il segretario Uil. “La piazza di oggi meriterebbe rispetto, e questo non riguarda solo le organizzazioni sindacali, ma anche lavoratori e lavoratrici che hanno aderito allo sciopero astenendosi dal lavoro”.

Sulla polemica con Matteo Salvini, che ha firmato l’ordinanza sulla precettazione contro lo sciopero, Bombardieri afferma: “Continuo a dire che un vicepresidente del Consiglio dei ministri, quindi di tutti gli italiani, dovrebbe avere rispetto” per chi ha deciso di aderire.

Come continuerà la mobilitazione dei sindacati? Bombardieri risponde anche al ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, che ha detto come dal Governo ci sia sempre stata disponibilità al dialogo. Secondo Bombardieri quella disponibilità non c’è stata negli incontri dei sindacati con il ministro, che non si sono conclusi in modo positivo. “Di tutto si è parlato tranne che delle misure poi decise dal Governo”, dice.

Le prossime mosse

Ora, spiega, i sindacati continueranno a lavorare sulle prossime mobilitazioni. Il 20 novembre a protestare sarà la Sicilia, mentre la Sardegna sciopererà lunedì 27 novembre. Venerdì 24 novembre sarà il turno delle Regioni del Nord. Venerdì primo dicembre delle Regioni del Sud. Sono previste manifestazioni in 58 piazze.

La volontà resta quella di “cambiare la manovra e dire al Governo che sta facendo scelte sbagliate”. Bombardieri elenca nuovamente i punti su cui i sindacati chiedono un intervento: i salari, recuperando la perdita di potere di acquisto con il rinnovo dei contratti di impiego pubblico e privato, e la richiesta di detassare gli aumenti; e poi “la sicurezza sul lavoro: in questa manovra non c’è nessun intervento sulla sicurezza”.

La Uil ha chiesto di intervenire “anche sulle tasse: 100 miliardi di evasione fiscale dovrebbero far sì che un governo intervenga per rispetto verso chi le paga”, aggiunge.

Sul tema pensioni “ad oggi, al netto del peggioramento di Opzione donna, ape sociale e quota 103, le misure prese sulla mancata rivalutazione delle pensioni e sul diverso calcolo dei coefficienti del pubblico impiego porteranno nei prossimi anni a un risparmio di più di 60 mld, solo sulle pensioni”.

Sciopero di Cgil e Uil, la guerra dei numeri

Precettazione, Bombardieri: “Probabilmente la impugneremo”

Altro punto centrale del muro contro muro tra Cgil e Uil da una parte e vicepremier dall’altra è stato naturalmente quello della precettazione e del diritto al lavoro.

Sul provvedimento, Bombardieri ha paventato nei giorni scorsi la possibilità di impugnare la misura firmata da Salvini. “Ci stiamo lavorando con i nostri legali: probabilmente arriveremo a impugnare l’atto del ministro”, dice il segretario.

Tra le motivazioni del provvedimento, precisa, viene citato che “la misura è necessaria anche perché si prevede una grande partecipazione: effettivamente hanno avuto ragione, c’è stata grande partecipazione, ma non mi sembra si siano delineati i famosi ‘motivi di urgenza’ per i quali è prevista la possibilità di precettare”.

Anche sul parere del Garante arrivato prima della precettazione, Bombardieri dice che “la valutazione è stata politica. Non è mai successo che una commissione di garanzia non riconoscesse uno sciopero generale, è la prima volta”.

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