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Drone Inspection Service, la startup napoletana che contribuisce alla transizione

Nel 2018, dall’idea di tre studenti di ingegneria, nasce a Napoli Drone Inspection Service, una startup innovativa che impiega droni di ultima generazione per l’ispezione e il monitoraggio di complessi industriali e impianti energetici. “Aiutiamo i proprietari degli impianti a monitorarne lo stato di salute e a capire quando intervenire per riparare un danno”, spiega Francesco Chiappetta, uno dei tre founder di Drone Inspection Service, pilota di droni e responsabile dei rilievi termografici.

L’azienda ha fatto del settore delle energie rinnovabili il suo core business. “Ad oggi abbiamo ispezionato coi nostri mezzi più di due gigawatt di impianti fotovoltaici in tutta Italia”. Drone Inspection Service è una delle poche società di droni in Italia a gestire l’intero processo produttivo, dalla richiesta dei permessi di volo fino all’output finale. “Spesso ottenere i permessi non è così facile: possono esserci siti da monitorare situati nei pressi di aeroporti militari, caserme o carceri”.

Far volare i droni in certi contesti può risultare molto complesso: “Quando devi fare l’ispezione di un impianto eolico – prosegue il founder – ti trovi a operare in zone molto ventose. Altre volte dobbiamo volare in zone ostruite, con scarsa manovrabilità; ad esempio quando, per ispezionare un edificio, devi avvicinarti a due o tre metri”. Per questo i piloti dell’azienda sono tutti certificati ENAC per scenari critici; la startup è inoltre in possesso del sistema di gestione della qualità certificato ISO-9001.

I sistemi a pilotaggio remoto si stanno facendo strada in modo deciso nel mondo del fotovoltaico. “Ci siamo specializzati nelle ispezioni termografiche, per mezzo di droni equipaggiati con termocamere a elevata risoluzione termica, in grado di rilevare i moduli danneggiati che rischiano di compromettere l’efficienza nella produzione di energia”. I dati raccolti sono poi analizzati dagli esperti del software, che restituiscono al cliente un report sintetico e dettagliato dello stato di salute dell’impianto fotovoltaico.

Fotogrammeria di Pompei

Oltre alle termocamere, Drone Inspection Service fa ricorso a camere RGB ad alta definizione, a sistemi Lidar per la ricostruzione in 3D di strutture ed edifici e camere multispettrali. “Raccogliere tutti questi dati è importante, perché rappresenta il primo passo verso la digitalizzazione della propria azienda”, sottolinea Chiappetta.

Drone Inspection Service è stata una delle prime società in Italia a usare i droni per il monitoraggio dei parchi eolici. “Abbiamo vinto un bando della Regione Campania per mettere a punto un protocollo innovativo di ispezione degli impianti eolici. L’ispezione, con l’ausilio di algoritmi di intelligenza artificiale, individua in modo rapido le non conformità riscontrate sulle turbine e permette di realizzare un archivio digitale del parco eolico in costante aggiornamento”. I droni della startup campana non sorvolano solo pale eoliche e campi fotovoltaici, ma sono impiegati sempre più spesso anche nell’ambito dell’ingegneria civile, per effettuare i rilievi necessari alla progettazione di strade, fabbricati, fognature. Un esempio è rappresentato dal rilievo topografico per il progetto del depuratore del Sarno, uno dei fiumi più inquinati d’Italia. “È stato un rilievo abbastanza impegnativo perché l’area da coprire era molto ampia” – racconta Chiappetta – “Il drone consente di ridurre drasticamente i tempi: se con il laser scanner o con strumenti topografici tradizionali potevano volerci quattro settimane, noi abbiamo eseguito l’intero rilievo in quattro giorni. Abbiamo fornito a costi ridotti la topografia in scala dettagliata dell’area, facilitando gli ingegneri che dovevano realizzare il progetto preliminare dell’impianto di depurazione”.

Francesco Chiappetta e gli altri due soci, Francesco Rusciano e Roberto Granato, hanno finanziato il loro progetto grazie al bando ‘Resto al Sud’ di Invitalia. “Resto al Sud ci ha dato la possibilità di dare concretezza alla nostra idea e soprattutto di farlo restando nella nostra città. Se non avessimo avuto questa occasione, con ogni probabilità saremmo finiti a cercare lavoro all’estero o al Nord Italia”, confessa Chiappetta.

La società ha già assunto due risorse a tempo indeterminato e presto continuerà ad espandersi. “Il nostro obiettivo è quello di continuare a crescere nel campo delle rinnovabili, acquisendo nuovi clienti e partnership. Sull’eolico stiamo facendo un po’ da apripista e stiamo creando nuovi protocolli di ispezione con diverse Spa. E poi – conclude – ci sono i progetti che riguardano l’ingegneria civile: i rilievi di ponti, strade, palazzi. Stiamo portando avanti anche qui dei protocolli per contribuire alla digitalizzazione del patrimonio architettonico delle nostre città”.

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