NF24
Cerca
Close this search box.

Marcocci confermato alla guida di Confocoperative Roma

Squadra che vince non si cambia. Marco Marcocci, presidente di Confocoperative Roma, è stato confermato alla guida dell’associazione che presiede dal 2018. Lo ha deciso l’assemblea che ha esteso il mandato di Marcocci fino al 2028. Premiati per il lavoro svolto in questi anni,  Marcocci e la sua squadra si preparano, con questo secondo mandato, a gestire gli eventi che vedranno Roma protagonista, a partire dal Giubileo 2025. Il presidente, da sempre  impegnato nel sociale,  ha operato per anni nel Terzo settore, ed è stato insignito della carica di presidente di Confcooperative Lazio nel 2019.

A margine dell’assemblea di Confocoperative Roma, dal tema ‘Comunità in cammino. Custodire le radici, nutrire il futuro’, si ‘ svolta anche la tavola rotonda sulle sfide e le opportunità connesse al Giubileo che si terrà nella capitale fra soli due anni. A questo primissimo impegno istituzionale di Marcocci, appena rieletto, hanno anche preso parte Monsignor Benoni Ambarus, Vescovo ausiliario diocesi di Roma, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in virtù della carica di Commissario straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025, Mario Baccini, sindaco di Fiumicino, Lidia Borzì, presidente Acli Roma.

“Siamo pronti ad intensificare le azioni aperte nel quadriennio che si chiude – queste le prime parole del neoeletto Marcocci – a partire dall’apertura di Confcooperative Roma alla contaminazione con altri mondi, lavorando sulla integrazione delle filiere del welfare e dei servizi, della prossimità e della innovazione. La costruzione di sinergie e percorsi virtuosi passa attraverso il rafforzamento della base associativa e l’ingresso di nuove realtà nel sistema cooperativo che rappresentiamo. Obiettivi primari restano la sostenibilità e l’inclusione lavorativa di persone in difficoltà personali, sociali ed economiche. Ecco perché puntiamo a intensificare anche il dialogo con le società profit. Ecco perché lavoreremo ad una governance di genere e di generazione. Abbiamo scelto di nutrire il futuro, senza dimenticare le nostre radici”.

Il ruolo di Confcooperative Roma è infatti quantomai strategico, in quanto opera da  leader nella cooperazione romana, grazie al fatto di rappresentare un tessuto imprenditoriale di ben 515 aziende, di cui l’81,1% costituito da piccole imprese, il 12,6% medie e il 6,3% grandi aziende, che sono più del doppio rispetto al sistema Confcooperative nel suo insieme. Le aziende, che operano in tutti i settori economici, rappresentano un bacino di oltre 83.000 soci e danno lavoro a 30.000 persone, di cui 2.500 svantaggiati e 1.500 in gravi situazioni di disagio. Il giro d’affari generato raggiunge gli 1,7 miliardi di euro.

Anche i dati Istat confermano la forza del movimento cooperativo nel generare occupazione nella Capitale. La percentuale di dipendenti del settore privato assunti da una cooperativa è impiegato per il 28% nel settore sociale e sanitario, per il 21% nei trasporti e altrettanti nella logistica, mentre sono il  19% opera nelle pulizie e nella sanificazione

L’imprenditoria corporativa però non è esente dagli effetti della  difficile congiuntura economica, e  nonostante l’ingresso di 102 nuove società, si registra un -7,6% di imprese attive rispetto al dato del  2019, con preoccupanti punte del -41,2% tra le imprese giovanili. Sono invece in controtendenza le cooperative femminili che segnano un + 17,3% nei settori dell’istruzione e formazione, +6,7% in quello sociale e sanitario e +9,8% nei settori cultura, sport e tempo libero.

Altro dato positivo è rappresentato dagli investimenti effettuati in transizione digitale e sostenibilità:  ben il 52% delle cooperative investe in risparmio energetico e riduzione dei consumi, mentre il 25% utilizza materiali dal minore impatto ambientale. I costi per la sostenibilità però hanno avuto un impatto negativo sui bilanci delle cooperative, già appesantiti dal caro energia: oltre 6 Pmi cooperative su 10 sono in fascia di vulnerabilità o rischiosità.

Per sostenere l’imprenditorialità, Confcooperative Roma promuove la capitalizzazione delle imprese. Sebbene l’apporto aggregato di capitale da parte dei soci delle cooperative raggiunga quota 90 mln di euro, il 62% delle cooperative aderenti attive ha ancora un capitale sociale inferiore a 10mila euro – meno del minimo necessario per la costituzione di una s.r.l. tradizionale – ma si tratta pur sempre di un dato migliorativo nel confronto con le cooperative attive nella città metropolitana di Roma, dove la quota delle sottocapitalizzate raggiunge l’82% del totale. La strada maestra della capitalizzazione delle cooperative è sempre decisiva per la crescita sostenibile nel lungo periodo.

 

 

 

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.