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Istat, produzione industriale in calo del 2,5% nel 2023

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L’anno 2023 si è concluso con una diminuzione della produzione industriale del 2,5% rispetto all’anno precedente, secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Questo dato conferma una dinamica tendenziale negativa che ha caratterizzato quasi tutti i mesi dell’anno.

In particolare, nel corso del 2023 si sono registrati cali significativi nella produzione industriale dei beni di consumo durevoli (-5,4%) e dell’energia (-5,6%), mentre l’unica crescita è stata osservata nel settore dei beni strumentali (+2,8%). Esaminando i settori specifici, si evidenzia che il 2023 è stato un anno difficile per l’Industria del legno, della carta e della stampa, con una produzione in calo del 13,3%. Anche il settore del tessile, dell’abbigliamento e delle pelli (-6,5%), la produzione di prodotti chimici (-6,6%) e le forniture di energia elettrica, gas e vapore ad aria (-5,8%) hanno registrato diminuzioni significative. Tuttavia, sono stati osservati aumenti significativi nella produzione dei mezzi di trasporto (+8,1%) e nei prodotti farmaceutici (+7,3%).

Guardando ai dati storici forniti dall’Istat, il calo del 2,5% registrato nel 2023 rappresenta il più basso degli ultimi quattro anni. Nel 2020, a causa della pandemia e della chiusura delle fabbriche, si era registrato un crollo dell’11,5%, seguito da un boom tecnico nel 2021 (+12%) e un lieve aumento nel 2022 (+0,4%). Nel 2019, l’anno precedente alla pandemia, la produzione industriale era comunque diminuita dello 1,1% rispetto al 2018. Negli anni precedenti, la produzione industriale italiana aveva mostrato un trend positivo, con un +3,6% nel 2017, ma stava ancora recuperando dal crollo del triennio precedente iniziato nel 2011 (-6,3%).

Il record negativo della produzione industriale italiana, secondo le serie storiche dell’Istat che risalgono al 1991, si è verificato dopo la crisi finanziaria del 2008, quando la produzione industriale del 2009 era crollata del 18,8%.

Questi dati evidenziano le sfide e le fluttuazioni che il settore industriale italiano ha affrontato nel corso degli anni, influenzate da fattori economici globali, come la crisi finanziaria e la pandemia, ma anche da fattori interni come la competitività e l’innovazione nel settore.

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