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Modifiche alle norme tributarie: le novità in arrivo dal Consiglio dei ministri

Il prossimo Consiglio dei ministri si preannuncia decisivo per il panorama normativo tributario, con l’introduzione di un decreto che apporterà significative modifiche alle norme in materia di violazioni e sanzioni tributarie.

L’articolo 1 del decreto si concentra sulle definizioni, con l’obiettivo di implementare un criterio di delega che richiede una distinzione più rigorosa tra le diverse tipologie di violazioni e sanzioni tributarie, in conformità agli orientamenti giurisprudenziali. In particolare, si interviene sul concetto di compensazione indebita di crediti di imposta, distinguendo tra crediti inesistenti e crediti non spettanti. I primi sono quelli per i quali mancano i presupposti costitutivi, mentre i secondi sono fondati su fatti reali non conformi alla normativa vigente o utilizzati in modo improprio.

Una delle novità più rilevanti riguarda la disciplina dei “reati riscossivi”, come l’omesso versamento di ritenute e di IVA. Viene introdotta una condizione obiettiva di punibilità, che si configura quando il contribuente manifesta inequivocabilmente la volontà di eludere il pagamento delle imposte e non adempie agli obblighi di rateizzazione delle somme dovute entro i termini previsti.

Altro punto saliente del decreto è l’intervento sull’articolo 10-quater del decreto legislativo n. 74 del 2000, che punisce il reato di “indebita compensazione”. Viene introdotto un nuovo comma che esclude la punibilità dell’autore del reato in presenza di condizioni di incertezza sull’esistenza del credito.

Infine, si interviene sull’articolo 12-bis in materia di confisca, limitando le iniziative di sequestro preventivo del profitto dell’evasione tributaria solo nei casi in cui non sussiste un rischio di dispersione patrimoniale.

Il decreto introduce anche una nuova disposizione che esclude la punibilità dei reati di riscossione in determinate situazioni di crisi non imputabili all’autore del reato, come la non esigibilità dei crediti per insolvenza dei clienti.

Le modifiche proposte rappresentano un importante passo avanti nella disciplina delle violazioni e sanzioni tributarie, mirando a una maggiore chiarezza normativa e a una tutela più equa dei contribuenti.

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