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Alessandra Todde è la prima presidente donna della Regione Sardegna

L’emozione è palpabile nell’aria mentre l’esito delle elezioni regionali in Sardegna si avvicina al fotofinish. Il candidato del centrosinistra allargato (M5S e Pd azionisti di riferimento), Alessandra Todde, annuncia la sua vittoria in una breve conferenza stampa, con poche parole semplici, scelte con moderazione e intelligenza: “Sono la prima presidente donna della Sardegna. Sono molto contenta e molto orgogliosa, credo che si possa scrivere una pagina di storia per la Sardegna”.

Il centrosinistra esulta insieme ai suoi leader Giuseppe Conte, Elly Schlein

“Sono date storiche: abbiamo la prima presidente donna della Regione Sardegna e la prima presidente di Regione del M5s” ha detto Giuseppe Conte durante il breve incontro con i giornalisti insieme alla segretaria del Pd Elly Schlein e ad Alessandra Todde. “È la prima volta che il movimento esprime un presidente di Regione – sottolinea l’ex premier -. È stato fatto un gran lavoro, dalle forze politiche a quelle civiche, per elaborare un progetto serio, credibile per i cittadini. Sono davvero felicissimo”.

La sfida è stata intensa e il risultato è stato incerto fino all’ultimo momento. Alessandra Todde ha guidato il campo largo a guida Pd-M5s con determinazione, mentre lo scrutinio procedeva lentamente verso una conclusione attesa con ansia.

“È una vittoria di questa straordinaria candidata che ha fatto una campagna splendida e che potrà ridare speranza a questa sua meravigliosa terra” ha spiegato la segretaria del Pd, Elly Schlein. “È una vittoria di una coalizione che ha messo insieme un progetto convincente e credibile attorno a cose su cui ci siamo ritrovati e ci siamo riconosciuti attorno alla sua candidatura”, ha aggiunto.

Per la Schlein la vittoria di Todde capita nel giorno dell’anniversario del suo primo anno da leader del Pd: “è il miglior modo possibile di festeggiare, essere qui ad appoggiare una grande donna come Alessandra, non avrei potuto immaginarne uno migliore”.

Il sostegno da parte dei leader politici e l’entusiasmo nei quartieri generali confermavano l’importanza di questo momento storico. Anche se la competizione è stata serrata, Todde ha mantenuto un leggero vantaggio su Paolo Truzzu, il suo avversario di centrodestra.

La tensione nel centrodestra per la scelta di Truzzu

La tensione si è protratta fino a tarda notte, quando finalmente è arrivato il verdetto: Alessandra Todde è stata eletta presidente della Sardegna. Una vittoria che crea imbarazzo e tensioni del centrodestra. Il candidato voluto dalla premier Giorgia Meloni non solo non è stato apprezzato dai sardi ma è stato “tradito” dal voto dei cagliaritani, la città amministrata da Paolo Truzzu negli ultimi cinque anni.

In alcuni Comuni della Sardegna si andrà al riconteggio dei voti in Corte d’appello, ha annunciato il deputato di Fratelli d’Italia, Gianni Lampis,. Problemi sul conteggio dei voti sarebbero stati riscontrati – secondo quanto si apprende in ambienti FdI – in particolare a Luras (in provincia di Sassari) e Narcao (provincia Sud Sardegna).

La vittoria di Todde non è solo un trionfo personale, ma un segno tangibile del cambiamento in atto nella politica regionale. Oltre alle congratulazioni dei suoi sostenitori, persino l’ex governatore Renato Soru ha riconosciuto il risultato e augurato il meglio per il futuro della Sardegna.

Con il suo impegno e la sua determinazione, Alessandra Todde ha aperto una nuova era nella politica sarda, dimostrando che il genere non è un ostacolo al successo e che le donne possono raggiungere le vette del potere politico.

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