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Poste, redditività record: 1 miliardo di dividendi per gli azionisti

ad Poste italiane Matteo Del Fante

Nel corso del 2023, Poste Italiane ha segnato un notevole aumento nei ricavi e nei profitti, offrendo agli azionisti una cedola ancora più generosa. Il gruppo, guidato da Matteo Del Fante (nella foto in evidenza), ha chiuso l’anno con ricavi in crescita del 5,4%, raggiungendo i 12 miliardi di euro, un utile netto di 1,9 miliardi (+22,1%), e un risultato operativo (Ebit) al record di 2,62 miliardi (+9,4%). Questi risultati hanno permesso a Poste di alzare il dividendo per gli azionisti a 0,80 euro per azione, per un totale di un miliardo di euro distribuito nel 2023.

Matteo Del Fante ha evidenziato che con questa distribuzione, da quando Poste è stata quotata nel 2015, saranno stati distribuiti ben 6 miliardi di euro agli azionisti. Ha sottolineato anche che il dividendo è cresciuto a un tasso annuale dell’11% nel corso degli anni. I conti del gruppo sono stati particolarmente spinti da un solido contributo dai servizi finanziari, con ricavi pari a 5,2 miliardi di euro (+5,9%), e dai servizi di pagamento e mobile, che hanno segnato una crescita del 27,5% su base annua, raggiungendo 1,4 miliardi di euro nel 2023.

Inoltre, la divisione corrispondenza, pacchi e distribuzione ha raggiunto il punto di pareggio nel 2023 con ricavi di 3,7 miliardi di euro (+2,6%), anticipando le previsioni. Tuttavia, i costi totali sono aumentati del 4,3% su base annua nel 2023, arrivando a 9,41 miliardi di euro, inclusi 133 milioni di euro come bonus una tantum per i dipendenti.

Del Fante ha commentato i dati affermando che i risultati positivi sono il frutto della visione strategica di posizionare Poste come fornitore di servizi necessari per i clienti. Ha enfatizzato la diversificazione, la resilienza e la sostenibilità del modello di business di Poste, oltre alla costante razionalizzazione dei costi.

Tuttavia, nonostante il successo finanziario, Poste si trova ad affrontare una sfida sul fronte del lavoro. Il contratto collettivo nazionale di lavoro di Poste, scaduto il 31 dicembre scorso, non potrà essere rinnovato entro la fine di marzo, come previsto. Del Fante ha spiegato che, nonostante i buoni rapporti con i sindacati negli ultimi sette anni, è improbabile che si raggiunga un accordo formale entro il termine.

Inoltre, Del Fante ha dichiarato che Poste rispetta l’indagine dell’Antitrust sull’offerta di energia di PostePay e si è detto ottimista riguardo alla situazione.

Nel frattempo, in una mossa di ristrutturazione aziendale, Giuseppe Lasco è stato nominato nuovo direttore generale, mentre Matteo Del Fante ha deciso di rimettere la carica di d.g., mantenendo il ruolo di amministratore delegato. Del Fante ha commentato che questa nuova leadership renderà l’azienda ancora più solida e unita.

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