È un rapporto della Fabi, il principale sindacato dei bancari, a mettere in luce una significativa disparità nei tassi di remunerazione dei conti correnti tra il Nord e il Sud Italia. Secondo i dati, i soldi depositati sui conti correnti in Trentino Alto Adige valgono fino al triplo rispetto alla Campania, con remunerazioni che possono raggiungere i 18,2 euro a Bolzano e soli 6,5 euro a Napoli per ogni 5.000 euro depositati.
Nonostante queste differenze, i tassi di remunerazione dei conti correnti restano generalmente bassi, e questo si riflette nel calo dei depositi bancari degli italiani, scesi di 43 miliardi in meno di un anno.
La buona notizia riguarda i tassi di interesse, che continuano a diminuire secondo il rapporto mensile dell’Abi. Tuttavia, la Fabi sottolinea che i tassi offerti dalle banche sono ancora troppo bassi, soprattutto nel Sud Italia, dove la remunerazione media è dello 0,16%, molto al di sotto della media nazionale.
Il rapporto evidenzia anche che i conti correnti restano una componente significativa del risparmio degli italiani, con un totale di 1.153 miliardi di euro depositati. La Lombardia detiene il record di liquidità con il 20% del totale, seguita da Lazio e Veneto.
Il leader della Fabi, Lando Sileoni, ha criticato le banche per non remunerare adeguatamente i conti correnti, sottolineando che il conto corrente non è solo uno strumento di servizio, ma anche una forma di risparmio. Sileoni ha esortato le banche a rivedere le loro politiche di remunerazione, evidenziando che i tassi sui depositi vincolati o a durata prestabilita sono aumentati in misura maggiore rispetto ai conti correnti, nonostante il maggiore volume di denaro depositato su questi ultimi.
