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Revuelto, la prima ibrida del Toro

Provate a contare: uno, due, due e mezzo. Stop. Siete già a 100 orari, e se continuate a spingere vi troverete a 200 in meno di 7 secondi. Non sono dati su carta, tanto per ingolosire gli appassionati di supercar, ma i numeri reali del test eseguito a Vallelunga da piloti professionisti al volante della Revuelto, la prima supersportiva ibrida plug-in Hpev (che sta per high performance electrified vehicle) realizzata da Lamborghini.

Una lussuosissima meraviglia dotata di un propulsore V12 capace di sprigionare la impronunciabile potenza di 1.015 Cv: 825 assegnati al motore termico a benzina, il resto distribuiti sui tre motori elettrici in dotazione, due davanti e uno dietro. Ma perché questo nome, Revuelto? Come da tradizione per un marchio che ha spesso scelto nomi di tori per le proprie auto, con Revuelto si indica una razza molto aggressiva di tali nobilissimi animali, destinati ovviamente al combattimento.

La leggenda vuole che uno di essi, in una corrida andata in scena a Barcellona a fine ‘800, invece di farsi ‘matare’ come un bravo toro abbia invece puntato dritto verso l’uscita per darsi alla macchia, lasciando tutti con la lingua penzoloni, torero compreso. Un’anima ribelle dunque, irrequieta come nella mente progettuale degli ingegneri doveva apparire la prima ibrida della storia del marchio. E Revuelto sia.

Tutto è iniziato maneggiando la fibra di carbonio, utilizzata sia per il telaio che per buona parte degli elementi della carrozzeria con l’obiettivo di guadagnare il miglior rapporto peso-potenza possibile, nel caso specifico 1,75 kg per Cv. Una caratteristica che permette alla Revuelto non solo di bruciare lo scatto quasi come una monoposto di Formula Uno (dove siamo intorno a 1,7 secondi) ma di oltrepassare i 350 all’ora di velocità massima. “Con Revuelto portiamo l’esperienza di guida Lamborghini a un livello superiore, facendo un ulteriore salto in avanti in termini di reattività per rendere la guida tanto emozionante quanto naturale in ogni circostanza”, ci tiene a precisare Rouven Mohr, Lamborghini Chief technical officer.

A tanta potenza doveva necessariamente corrispondere un design all’altezza della situazione, visto che tra l’altro la Revuelto è l’auto che manda in soffitta la Aventador, la precedente supercar (anche lei con un nome di toro) prodotta per ben 11 anni, dal 2011 fino al 2022. Lo stile della Revuelto è un chiaro richiamo alle iconiche Lamborghini V12 del passato, a partire dalla mitica Countach (ve la ricordate?), il cui prototipo del 1971 portava in dote proporzioni sviluppate su un’unica linea longitudinale. La Countach introdusse oltretutto uno degli elementi distintivi delle V12 Lamborghini: le scissor door, le portiere ad apertura verticale, le stesse che guarda caso si ritrovano anche nella Revuelto. “Già a prima vista quest’auto si mostra come un’affascinante V12, dove ogni dettaglio dell’abitacolo comunica la nostra filosofia feel like a pilot”, spiega Mitja Borkert, Lamborghini Head of design. “Sia il pilota che il passeggero sono profondamente connessi con il design a Y della plancia e della console centrale, per ricevere la sensazione di essere a bordo di una vettura da corsa e allo stesso tempo di avere un intuitivo bilanciamento tra i comandi analogici e digitali”.

Effettivamente una volta saliti a bordo, la prima domanda che balza in mente è: “Dov’è il casco?”, a cui ne segue una seconda: “Sarò in grado di percorrere 50 metri?”. È un’auto da corsa, su questo non c’è dubbio. Tutto è stato pensato per affrontare il circuito, e non per starsene al semaforo a whatsappare con gli amici. Basti pensare che il volante è stato preso in prestito dal mondo racing e dall’esperienza di Essenza Scv12, con i quattro rotori sulle razze che permettono di selezionare sia le modalità di guida sia il sistema di sollevamento della vettura e l’inclinazione dell’ala posteriore. “Una vettura unica e innovativa ma allo stesso tempo fedele al nostro Dna, una pietra miliare nella storia Lamborghini e un pilastro della strategia di elettrificazione”, dice con fierezza il Ceo di Lamborghini Stephan Winkelmann. “Il V12 è il motore simbolo delle nostre supersportive e una parte rilevante della nostra storia.

Revuelto nasce per rompere gli schemi, coniugando un nuovo motore 12 cilindri alla tecnologia ibrida, trovando un bilanciamento perfetto tra la volontà di offrire ai nostri clienti emozioni mai provate prima e la necessità di ridurre le emissioni”. Non solo, ci viene voglia di aggiungere. Oltre a tutto questo la Revuelto porta a casa per lo meno due primati importanti: è la prima Lambo con 4 motori, ed è la prima Lambo a oltrepassare il muro del mezzo milione – esattamente 515.255 euro – sul prezzo di listino.

 

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