In una situazione politico-economica delicata come quella che sta attraversando l’Europa, la scadenza del mandato di Mario Draghi dalla presidenza della Bce suona, per alcuni, come un campanello d’allarme. Ne parla il Wall Street Journal, secondo il quale con le elezioni per il parlamento europeo che si avvicinano e i partiti anti-Ue populisti che raccolgono consensi il rischio è che la posizione cruciale della presidenza della Bce finisca a qualcuno di non adatto nell’ambito di una spartizione dei posti.
A otto mesi dalla fine del mandato del presidente dell’Eurotower ci sono almeno cinque candidati non ufficiali: due francesi, due finlandesi e un tedesco. Candidati – riporta il Wall Street Journal – con filosofie economiche molto diverse. La cancelliera Angela Merkel ha detto che sosterrà Manfred Weber alla presidenza della Commissione Europea. Se avesse successo la Francia potrebbe ‘reclamare’ il posto della Bce. Se Weber non ce la dovesse, il francese Michel Barnier potrebbe arrivare alla guida della Commissione Europea, e questo potrebbe spingere Jens Weidmann alla presidenza della Bce.