Non scrivere di colleghi e altre testate è una scelta che non vogliamo rinnegare, neanche oggi. Ma il confronto tra Mattia Feltri e Laura Boldrini va oltre e riguarda da vicino un tema che ci sta a cuore: la libertà dell’informazione e la censura.
Sintetizzando il problema, un direttore (Mattia Feltri) ha scelto di non pubblicare un contributo su un blog che ospita la sua testata, HuffingtonPost. L’autore di quel contributo (Laura Boldrini) ha denunciato di essere stata vittima di una censura. E qui ci si ferma. Perché prima ancora di andare avanti, ha ragione Feltri (Mattia). È nelle sue facoltà, e nella sua responsabilità, decidere cosa pubblicare. Per questo ha ragione comunque, prima ancora di entrare nel merito. La censura è un’altra cosa. Ed è un’altra cosa molto seria.
Poi, si può parlare del resto. Ma del resto è bene che parlino Laura Boldrini, spiegando perché si sente censurata e pubblicando altrove il suo contributo (come ha fatto, pubblicandolo su Facebook), e Mattia Feltri che ha spiegato perché ha fatto la sua scelta.
Andrebbero evitate, invece, la spettacolarizzazione e la strumentalizzazione da parte degli altri.