Per spogliare un agriturismo dal suo aspetto rustico e farlo combaciare con un progetto di fine dining ci vuole passione e organizzazione. Anima di questa fortunata esperienza è Michele Lazzarini, chef di Contrada Bricconi, ristorante della Val Seriana che nell’ultimo anno ha messo a segno la stella Michelin. Oltre alla stella verde, quasi doverosa per le intenzioni di chi dopo esperienze a tre stelle (da Norbert Niederkofler per 9 anni), ha conciliato il suo progetto da solista con un’impresa agricola.
Per Lazzarini la montagna non poteva mancare, ha scelto di tornare nella sua valle, in un posto dove “non c’era quasi nulla, solo trattorie prima di me”. La bravura è stata di riuscire a farla diventare una destinazione, ma anche quella di piegare le logiche dell’alta ristorazione alla dura legge della natura. Stagionalità, zero sprechi, talvolta assenza di materia prima, organizzazione, pazienza: “Se oggi penso a un piatto con l’agnello – dice – so che potrei farlo effettivamente fra un anno, quando la bestia sarà cresciuta”.
