Doveva solo studiare fashion design al Polimoda di Firenze, eppure la chef e imprenditrice cinese classe 1993 ha poi fondato un suo marchio gastronomico: Il Gusto Dimsum. Con il sogno di diventare una stilista, Xinge Liu è arrivata in Italia nel 2012 non parlando ancora bene italiano ma è proprio qui che è riuscita a trovare una lettura inedita del bello in cucina, in cui l’estetica dialoga con i sapori fusion della sua terra. È così che dal 2018 si fa paladina di un nuovo corso della ristorazione cinese, che sia più glamour e patinato, ma allo stesso tempo autentico e coraggioso. Sì, ci sono i bao laccati e il dim sum come cavalli di battaglia, ma a suscitare curiosità è il pollo shibari da ordinare con minimo 48 ore di anticipo. Sfidando i canoni nostrani in fatto di umami e cromie, in pochi anni Xinge è passata da un modesto take-away con sei posti nel capoluogo toscano ad accogliere i suoi ospiti in una dimensione dalle aspirazioni cosmopolite, Il Gusto di Xinge, appunto. È con questo brand che l’imprenditrice punta ad avere successo a livello internazionale, aprendo altri stilosi ristoranti asiatici fuori dall’Italia, Paese che è diventata la sua seconda casa e dove ha scelto di far nascere la figlia.
