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Perù, nuova frontiera affari in Sudamerica

“Un Paese che con la Presidenza di Martin Vizcarra sta evolvendosi in uno Stato che vede nell’innovazione tecnologica e nella scelta dei migliori partner internazionali la strada per affermarsi come meta per gli investimenti con base in America Latina”. Cosi’ Nunzio Bevilacqua, giurista d’impresa ed esperto economico internazionale, parla del Perù in occasione dell’Expoalimentaria di Lima.

Prosegue l’esperto: “la stabilità, la crescita costante ed un bilanciato impulso agli investimenti pubblici sono i presupposti su cui il Perù sta costruendo un percorso fatto da un lato da accordi commerciali internazionali, zone economiche speciali attrattive d’investimento, privatizzazioni e concessioni per l’attuazione di grandi infrastrutture strategiche, dall’altro con il miglioramento del tessuto industriale che risponda ad una domanda interna in crescita sia a livello quantitativo che qualitativo”.

Proprio in quest’ottica, l’Italia “oltre al settore infrastrutturale ed energetico, può individuare grandi sbocchi nel settore dei macchinari per la lavorazione e trasformazione in senso ampio del food & beverage”. Ad accogliere le aziende provenienti da ogni parte del mondo anche con le rappresentanze dei vari Paesi e’ giunta anche la Vice Presidente del Perù, nonché economista, Mercedes Araoz che ha ribadito la linea di modernizzazione ed internazionalizzazione del Paese anche alla luce dell’importante settore agro-alimentare da riconsiderare a livello strategico.
Consistente la presenza imprenditoriale italiana all’evento tra cui la multinazionale lombarda Goglio Spa leader, con il suo sistema Fresco System, del confezionamento ad alto valore aggiunto, la veneta EspressoDue produttrice di macchine del caffè Made in Italy con dna artigianale e capsule di caffè con caratteristiche avanzate che ha ricevuto anche la visita del Vice Ministro del Commercio Estero peruviano Edgar Manuel Vasquez Vela, l’emiliana Fenco riconosciuta a livello internazionale per le tecnologie e le linee di lavorazione di frutta e verdura.
Differenze dimensionali notevoli tra loro ma con un unico comune denominatore individuabile nella qualità, nell’innovazione e ricerca tecnologica costante, fattori molto apprezzati e riconosciuti da un mercato, quello del Perù, probabile futuro headquarter per alcune aziende non solo che già lavorano ma anche per quelle che si apprestano a farlo in America Latina.

Bevilacqua conclude: “non si può non procedere con determinazione nella ricerca di ulteriori percorsi bilaterali di cooperazione, cercando di patrimonializzare quanto più possibile le opportunità che si stanno dispiegando oggi in un ottica di rapida e, forse anche non totalmente prevista, trasformazione degli assetti economici Sud americani e trans-pacifici”

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