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Alis, un cluster per il trasporto sostenibile da 1350 imprese

Sono soprattutto i numeri a raccontare cosa sia diventata oggi, a poco più di due anni dalla nascita, Alis, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, il cluster delle imprese del trasporto sostenibile: oltre 1.350 imprese associate che offrono servizi alla mobilità nazionale ed internazionale delle merci grazie al lavoro di 150.000 donne e uomini che operano su mercati specializzati, attraverso un parco veicolare di 105.000 mezzi impiegati in attività logistiche complesse, 140.300 collegamenti marittimi annuali, oltre 120 linee di Autostrade del Mare e il supporto di Its, università e Centri di Ricerca. “Internazionalizzazione delle aziende di trasporto, continuità territoriale con le grandi isole, sviluppo del Mezzogiorno e riduzione delle emissioni di CO2, rappresentano la nostra mission, gli obiettivi di Alis”, ha confermato il presidente Guido Grimaldi all’ultima assemblea, davanti a una platea di oltre tremila persone e a numerosi rappresentanti del Governo.

Sempre i numeri raccontano quanto sia decisiva l’intermodalità, la combinazione di più modalità di trasporto a partire da quella marittima (l’Italia ha 7.600 chilometri di costa e 645 comuni costieri) per sviluppare il trasporto sostenibile: “I nostri associati tolgono dalle autostrade un milione e mezzo di camion l’anno e li imbarcano sulle navi, riducendo di un milione e 200mila tonnellate le emissioni di CO2, con minori costi sanitari per l’incidentalità e le patologie da inquinamento”, ha aggiunto Grimaldi. Senza dimenticare che le imprese italiane o straniere con sede in Italia hanno potuto risparmiare oltre 500 milioni di euro l’anno (fino al 40% dei costi) per trasportare i loro prodotti.
Nel suo saluto ai partecipanti all’assemblea, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha sottolineato la necessità di sburocratizzare per permettere alle imprese di operare meglio e più velocemente: “L’Italia merita fatti e posti di lavoro. Bisogna lasciar lavorare la gente che vuole lavorare. Costruire e non distruggere. L’Italia ha bisogno di nuove e migliori infrastrutture. Dobbiamo andare avanti e non indietro. Si lascino lavorare gli imprenditori e associazioni come Alis”.

La novità più importante a sostegno dell’attività futura e della crescita annunciata dal presidente Grimaldi è il nuovo strumento finanziario messo a disposizione degli associati Alis grazie all’accordo con il Medio Credito Centrale e il Monte dei Paschi di Siena: due operazioni di “Tranched Cover” per un totale di 100 milioni di euro da erogare nelle regioni del Mezzogiorno. Le imprese potranno accedere a finanziamenti garantiti anche dal Fondo di Garanzia (Legge 662/1196 a valere sul PON 2014-2020 con una dotazione finanziaria di 206 milioni) per investimenti produttivi ed infrastrutturali. “il nostro obiettivo per i prossimi mesi – ha aggiunto Grimaldi – è far costituire altri quattro portafogli da 100 milioni l’uno e poter quindi arrivare a 500 milioni”.

“Con questa iniziativa Medio Credito Centrale si mette a disposizione sia del sistema delle imprese che di quello bancario nel settore della logistica integrata, uno dei motori dello sviluppo del Paese. Agevoliamo l’accesso al credito delle PMI, in particolare al Sud, rafforzando il nostro ruolo di banca di secondo livello”, ha spiegato l’amministratore delegato di MCC, Bernardo Mattarella.

Rimanendo in tema di finanziamenti e di incentivi, Alis ha chiesto che i fondi comunitari dedicati alle iniziative intermodali vengano incrementati, e che a questi si associno i sostegni nazionali che negli ultimi anni hanno stimolato lo sviluppo del trasporto combinato. Gli incentivi Marebonus (per imbarcare i Tir sulle navi) e FerroBonus (per fare salire le merci sui treni cargo) premiano gli autotrasportatori che, “virtuosamente” spostano traffico dalla strada verso il mare e la ferrovia. Richiesta già avanzata alla Commissaria europea ai Trasporti, Violeta Bulc, e al ministro delle Infrastrutture e Trasporti italiano, Danilo Toninelli, perché “è necessario che queste iniziative siano continuative nel tempo, vengano rese strutturali”.

Anche la continuità territoriale con le grandi isole sta molto a cuore all’associazione. “Ci sono operatori che beneficiano di contributi per i collegamenti verso Sardegna, isole minori ed Elba, a scapito di altri operatori marittimi che offrono servizi sulle stesse direttrici senza ricevere alcun tipo di aiuto pubblico. E che oggi trasportano più camion e più semirimorchi. Così si altera la libera concorrenza”, ha denunciato Guido Grimaldi, proponendo di erogare i contributi direttamente agli autotrasportatori, lasciando loro la scelta della nave su cui imbarcarsi.
Da Alis, infine, che è socio fondatore, si è sviluppato il sistema Confalis, la Confederazione delle Associazioni Libere per un’Italia Sostenibile, che rappresenta 16 associazioni di categoria, 180.000 imprese e 3 milioni e mezzo di addetti.

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