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Manovra, Conte: proposta nell’interesse dell’Europa

La nuova proposta italiana avanzata da Giuseppe Conte a Jean Claude Juncker sulla legge di bilancio significa, per il Parlamento, un periodo natalizio di fuoco. Giorni di lavoro intenso incentrati sulla modifica dei saldi della manovra e, di conseguenza sulle risorse da decidare a Reddito di cittadinanza e quota 100. Modifiche che serviranno a rispettare il nuovo tetto al deficit del 2,04%, sempre che arrivi il via libera da Bruxelles.

“Sono soddisfatto della proposta che ho lasciato sul tavolo della commissione Ue, lavoriamo nell’interesse degli italiani e riteniamo sia un’ottima proposta anche nell’interesse degli europei”, ha detto il premier arrivando all’Europa Building per il Consiglio Ue. L’interesse “degli europei” Conte lo ha già garantito a Juncker con il 2,04%; l’interesse “degli italiani”, ora, passa dagli aggiustamenti delle misure in manovra, che diventeranno definitivi, secondo fonti di governo di Lega e M5s, in un Cdm tra Natale e Capodanno, nel quale verranno approvati i due decreti che disciplineranno reddito di cittadinanza e “quota 100” per le pensioni.

Ai decreti sia arriverà dopo un iter parlamentare accelerato. Il fondo che stanzia le risorse per le due misure è nel testo della manovra e sarà modificato – con una riduzione di risorse per tagliare il deficit – in Aula al Senato.

Sono sempre fonti di governo (del Movimento 5 stelle, in questo caso) a spiegare come verranno ridotti i fondi: se sono 100 ad avere diritto al reddito di cittadinanza, non significa che siano poi effettivamente tutti e 100 a farne concretamente domanda. Per questo motivo nella valutazione tecnica il governo ha inserito un aggiustamento del 10% che, per effetto di un fattore statistico, riduce platea e – conseguentemente – impatto economico della misura. “Con il Rei, ad esempio, la percentuale di chi ha fatto realmente richiesta era molto più bassa di chi ne aveva diritto”, viene spiegato.

“Quando abbiamo stanziato inizialmente le risorse ci siamo tenuti molto larghi con i 9 mld. Dopo una verifica tecnica più dettagliata è stato inserito un aggiustamento tecnico/statistico”, dicono le fonti M5s, secondo le quali non è prevista una riduzione della platea o delle cifre per quanto riguarda il reddito di cittadinanza. Insomma la platea degli aventi diritto resta sopra i 5 milioni di individui.

Sono circa 4mila gli emendamenti presentati dai senatori alla manovra, all’esame della commissione Bilancio del Senato. Secondo quanto si apprende un nutrito pacchetto di proposte di modifica è stato depositato anche dalla maggioranza (circa 200 gli emendamenti del Movimento 5 Stelle e almeno altrettanti quelli della Lega). Il vaglio in commissione inizierà domani pomeriggio con l’obiettivo di chiudere con il mandato al relatore entro lunedì 17, per andare in Aula il 18 dicembre come da calendario. Un finesettimana in cui si dovranno smaltire 4mila emendamenti, spostando le modifiche di peso, quelle che consentiranno di rivedere i saldi alla luce dell’esito del negoziato (il 19 dicembre la risposta dell’Ue), al passaggio in Aula.

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