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Boeri: grave no assunzioni. Salvini: via

Il rinvio delle assunzioni nella pubblica amministrazione fino alla metà di novembre del 2019 contenuto nel maxi emendamento del Governo “è un fatto gravissimo” che mette l’Inps in grave difficoltà di fronte alle sfide che dovrà affrontare a partire dall’introduzione di quota 100 e reddito di cittadinanza. Lo ha detto il presidente dell’Inps, Tito Boeri all’Ansa spiegando che si dovrà rimandare l’assunzione di 1.500 giovani per i quali è in corso un concorso, mentre 4.000 dipendenti dell’istituto potrebbero avere i nuovi requisiti per la pensione.

Il Governo aveva parlato di “staffetta” tra giovani e anziani con assunzioni a fronte delle uscite per il pensionamento con Quota 100 ma, da quanto si evince dal maxi emendamento, “non ci sarò nessuna staffetta, quando i giovani potranno entrare potrebbero non esserci gli anziani per formarli”. Lo dice il presidente dell’Inps, Tito Boeri all’Ansa sul rinvio delle assunzioni nel pubblico impiego a novembre. Il rischio – ha detto a proposito della situazione dell’Inps – è che “non ci siano le forze” per affrontare le nuove sfide su reddito di cittadinanza e quota 100.

Da mesi Boeri rema contro il governo e disinforma gli italiani, difendendo una legge sciagurata come la Fornero. Perché per coerenza non si dimette e si candida alle primarie del Pd? Noi andiamo avanti sulla via del diritto al lavoro e alla pensione, problemi che evidentemente Boeri non ha”. Così il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini.

Sulla querelle è intervenuta anche il ministro della Funzione Pubblica, Giulia Bongiorno. “Vorrei che il presidente Boeri passasse un Natale sereno, senza creare inutili – e soprattutto infondati – allarmismi e senza procurare ansie immotivate al Paese e a se stesso. Le assunzioni che partiranno da novembre 2019 sono soltanto quelle relative alle facoltà che le amministrazioni centrali matureranno nel 2019, utilizzando al 100 per cento i risparmi da cessazioni dell’anno 2018: i tempi sono coerenti con quelli di espletamento delle procedure concorsuali. Le facoltà di assunzione già maturate e regolarmente autorizzate sono invece nella piena disponibilità delle amministrazioni centrali”.

“Mi risulta fra l’altro che l’Inps: abbia concluso da poco una procedura per 248 funzionari, che potranno essere assunti quando i relativi uffici saranno pronti; abbia in corso una procedura di reclutamento per altri 967 funzionari (le prove orali andranno avanti fino a marzo 2019) – aggiunge Bongiorno – Appena l’Inps l’avrà conclusa e i relativi uffici saranno pronti, le assunzioni potranno partire; abbia avuto, con il recente provvedimento di novembre 2018, un’ulteriore autorizzazione ad assumere altre 240 unità. Ma non ha ancora indetto il relativo concorso. In sintesi: il presidente Boeri deve ancora assumere le unità autorizzate nel 2017 e 2018 e già si preoccupa di quelle del 2019, ancora non maturate. Perché? Il quadro normativo delle assunzioni è complesso: districarsi non è sempre facile, lo so, ma sarebbe più opportuno e prudente che, prima di lanciare falsi allarmi, il presidente di un ente statale prendesse le dovute e necessarie informazioni. Anche per evitare di scatenare nel Paese la sindrome del Bianconiglio“, conclude.

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