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Dieselgate, accordo Fca con Usa: pagherà 650 mln di dollari

Il Dieselgate colpisce anche le tasche di Fca: il gruppo dovrà sborsare, in America, 650 milioni di dollari. Secondo indiscrezioni, sarà infatti annunciato a breve l’accordo raggiunto con le autorità Usa: prevista una multa da 305 milioni di dollari, oltre almeno 75 milioni da versare agli stati americani che stanno indagando sulle emissioni diesel, mentre altri 280 milioni serviranno per patteggiare con i proprietari delle auto nel mirino delle indagini delle autorità americane. Si tratta di 104.000 auto: i modelli interessati sono Jeep Grand Cherokee e Ram 1500, prodotti dal 2014 al 2016 con motori diesel a tre litri e venduti in Usa. Ognuno dei proprietari dovrebbe così ricevere circa 2.800 dollari.

Il Dipartimento di Giustizia ha accusato Fca nel maggio del 2007 di aver installato su alcune delle sue vetture dispositivi per aggirare gli standard. Fca ha più volte negato le accuse mosse nei suoi confronti. Le autorità americane hanno intensificato i controlli sulle auto diesel dopo lo scandalo di Volkswagen, che ha ammesso nel 2015 di aver ‘truccato’ 11 milioni di auto nel mondo per superare i test sulle emissioni diesel. Volkswagen ha pagato 25 miliardi di dollari negli Stati Uniti per risolvere le rivendicazioni di proprietari di auto, autorità di regolamentazione, stati e concessionari. La casa automobilistica tedesca si è inoltre dichiarata colpevole di aver cospirato per frodare le autorità di regolamentazione, di aver ostacolato la giustizia e di aver rilasciato dichiarazioni fuorvianti. Le notizie che arrivano dall’America si ripercuotono anche su Piazza Affari: avvio pesante per Fca, il cui titolo cede il 2,3% a 13,44 euro.

 

 

 

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