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Tria negli Usa: niente manovra correttiva, investite in Italia

Non serve una manovra correttiva. Non ci sono rischi di una recessione europea. E il nostro paese può rialzarsi. Il tour di Giovanni Tria negli Stati Uniti si è concluso all’insegna delle rassicurazioni elargite dal ministro dell’economia agli investitori esteri, illustrate in una conferenza stampa. A chi gli ha chiesto perché gli investitori americani dovrebbero investire in Italia, Tria ha risposto che ”c’è molto spazio per investimenti a alto rendimento in Italia. C’è molta liquidità. In Italia è conveniente investire, dobbiamo però offrire una certezza di comportamenti”.

Su questo punto il ministro si era già soffermato ieri: ”gli economisti sanno che c’è una solidità economica in Italia”, ma, aveva ammesso il ministro, l’Italia ”dà un senso di incertezza perché cambia spesso strada, perché è difficile investire in infrastrutture e per il sistema di regole”. Nonostante questo oggi ha ribadito che ”l’investimento sul nostro debito è un investimento conveniente e sicuro” e ”guardare con pessimismo al futuro non è una forma di realismo, sarebbe una forma si sabotaggio. Ci sono tutte le condizioni per una ripresa dell’economia italiana. Dobbiamo combattere il pessimismo sugli investimenti: tutti sono convinti che i fondamentali dell’Italia sono solidi”.

La visita ufficiale negli Stati Uniti, sintetizza il Mef, si conclude stasera “con un bilancio positivo”. La tappa di ieri e oggi a New York “segue e completa la due giorni di Washington: una missione che ha suscitato molto interesse sulle prospettive del sistema Italia. Obiettivo del ministro spiegare e far conoscere sempre meglio, ai responsabili del Governo Usa, alle istituzioni internazionali, all’accademia come ai grandi investitori e imprenditori internazionali i tanti atout del paese e i lavori in corso per rafforzarli. I suoi punti di forza sono la solidità dei suoi fondamentali economici, la solidità del debito, il rafforzamento del pianeta bancario e una legge di bilancio 2019 mirata alla crescita per contrastare il raffreddamento della congiuntura nel paese come nel panorama europeo e globale”. Investimenti, spiega ancora il Tesoro, “è la parola d’ordine ripetuta dal ministro in tutte le tappe e gli incontri del suo viaggio americano. Investimenti come potente motore della crescita e grande opportunità: per chi voglia impiegare capitali in Italia”.

“Bisogna creare un ambiente più favorevole agli investimenti. Bisogna cercare di accelerare i tempi per attuare le misure già previste. Si tratta di investimenti che possono partire subito, sono cantierabili. Si sta lavorando sul codice degli appalti, su questo penso si può accelerare perché i tempi” di realizzazione hanno la loro importanza. Per investire in Italia, ha detto Tria agli investitori americani, “non ci sono solo le emissioni dei titoli di Stato con rendimenti interessanti” ma anche “le infrastrutture grandi e medie da modernizzare, le privatizzazioni, immobiliari e non, presto sul trampolino di lancio nonché i settori della ricerca, del design e dell’innovazione tecnologica di punta”.

Tria, che non vede rischi di recessioni in Europa (“gli indicatori dicono che la fase peggiore è quasi passata”) tende inoltre “a escludere la necessità di una manovra correttiva”. A chi chiede se gli investitori americani che ha incontrato nella sua visita americana gli avessero chiesto informazioni sulle elezioni europee, Tria ha risposto che le elezioni portano sempre una tensione sui conti pubblici, e che dopo il voto di solito ”il ministro dell’economia in generale si rilassa, ha una vita più facile”, ha detto sorridendo.

“Se vediamo al peso del debito è un’eredità che viene da lontano, che non abbiamo creato noi. Non amo commentare quello che dicono gli altri”, ha detto Tria, rispondendo a chi gli chiedeva di commentare le parole del vice premier Luigi di Maio che nelle ultime ore, in merito alla contrazione del pil, ha detto che i dati Istat testimoniano che chi stava al governo prima ha mentito.

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