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Kaleyra, il tech made in Italy diventato globale

Sentirsi come una balena in una vasca da bagno, quando l’acqua per nuotare non basta proprio più. È questa la sensazione che ha spinto Dario Calogero a varcare i confini nazionali per far crescere sempre di più la sua azienda tech made in Italy, prima con delle acquisizioni internazionali e ora con la decisione di quotarla alla borsa di New York. In questo modo, e in pochi anni, la sua Kaleyra è diventata un player globale presente in tre diversi continenti: Europa, Asia e Nord America.

Alla base di tutto c’è un imprenditore di Milano che tra le varie intuizioni, come racconta sul numero di Fortune Italia di aprile, ha avuto quella di puntare sui servizi di messaggistica mobile per le banche quando questo mercato in Italia ancora non esisteva. Oggi esiste e Kaleyra, anche nel suo senso più esteso e non più limitato alle sole banche – quello delle Communications Platform as a Service (CpaaS) – ne è il leader. “Non è italiano, europeo, africano o americano ma del mondo: le società che ne fanno parte operano a livello globale”, ha spiegato Calogero. Il mercato globale dei servizi di messaggistica ha raggiunto, infatti, i 60 mld di dollari nel 2018 e gode di previsioni di crescita che arrivano fino a 90 mld entro il 2022.

 

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di aprile.

 

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