NF24
Cerca
Close this search box.

La cooperazione è profit e punta sull’Africa

Sostenibilità, condivisione, buone pratiche e, soprattutto, business. Sì perché la cooperazione non è solo sociale o legata alla mera beneficenza ma con essa si possono fare buoni affari, creare posti di lavoro, portare sviluppo perseguendo i principi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Con questo obiettivo oltre 200 aziende italiane e straniere si sono date appuntamento in un’area di 30mila metri quadri alla Fiera di Roma, dal 15 al 17 maggio, per Exco2019, l’Expo della cooperazione internazionale, prima e unica fiera rivolta alla cooperazione secondo il punto di vista delle aziende. L’appuntamento, ideato e realizzato da Fiera Roma, Diplomacy e Sustainaway, è rivolto a tutte le imprese e buyer che operano nella ricerca scientifica, nell’innovazione tecnologica, nelle infrastrutture e nella formazione; in particolare a quelle che siano impegnate nell’offerta di servizi, prodotti e soluzioni per lo sviluppo sostenibile per i Paesi interessati per l’incremento di azioni di cooperazione. “Abbiamo in programma – spiega a Fortune Italia Pietro Piccinetti, amministratore unico della Fiera di Roma – seminari, workshop e dibattiti dedicati all’ambito della cooperazione oltre agli incontri, coordinati da un’innovativa piattaforma online MyAgenda dove è possibile un incontro tra domanda e offerta tra imprese, buyer e tutti i principali soggetti attivi in questo settore. Siamo convinti che Roma, terza città al mondo per numero di sedi Onu, città che deve rivendicare con forza il suo ruolo di Capitale importante e di punto di riferimento assoluto per il Mediterraneo, sia il luogo ideale per un appuntamento dedicato alla cooperazione internazionale”.

Oggi se si pensa alla cooperazione si pensa esclusivamente al sociale. Voi volete declinarla in profitti. Ma come?

Exco2019 sarà una grande vetrina dove l’intera filiera della cooperazione potrà mettersi in mostra e incontrarsi: istituzioni nazionali, europee e multilaterali, pubbliche e private, Ong, enti profit e aziende, con appositi spazi per gli incontri tra le imprese e tutti i potenziali buyer assieme a tutti quegli istituiti e società finanziarie che operano in questo settore. Sarà un’opportunità concreta per tutte le imprese interessate a investire su nuovi mercati. È questa la vera sfida economica del momento, a livello globale, europeo e italiano. La sfida economica legata al settore è ormai evidente noi abbiamo messo attorno al tavolo tutti i protagonisti della filiera. Gli ingredienti per fare bene ci sono tutti”.

Sembra che stiate declinando il famoso “aiutiamoli a casa loro” da un piano politico ad uno economico?

In effetti sì. La Cooperazione internazionale va intesa, così come la stessa Legge 125/14 prescrive, non quale mero impegno di beneficenza, ma come braccio operativo della politica estera del nostro Paese. Il sistema fieristico può farsi compartecipe di questo cambiamento di prospettiva, ideologico e concreto. E le piccole e medie imprese italiane rappresentano il traino fondante per questo mutamento strategico.

Un ruolo determinante lo avrà Cassa Depositi e Prestiti. Ci spiega come?

Cassa Depositi e Prestiti è uno dei protagonisti di exco2019, con il ruolo non solo di agevolare la costruzione di rapporti tra imprese, buyer e tutti gli attori della cooperazione internazionale, ma anche di favorire accordi, partnership, iniziative, progetti, investimenti, con lo studio di strategie ad hoc. Contiamo che il risultato sia un aumento concreto degli investimenti e delle iniziative della cooperazione internazionale.

Il focus sarà sull’Africa, un continente in mano ai cinesi. Non c’è il rischio che questo progetto sia velleitario?

Vedremo, ma i numeri ci danno ragione. La Cina è la più presente in Africa, ma l’Europa rappresenta il 40% dei flussi di investimenti diretti esteri e rimane il principale partner commerciale del continente, stando ai dati della Commissione, con 243,5 miliardi di euro di scambi commerciali nel 2017. E l’Italia è il primo Paese europeo per valore degli investimenti diretti esteri realizzati nel 2016 in Africa, con un totale di 20 progetti per complessivi 4 miliardi di dollari. A livello mondiale il nostro Paese è dietro solo a Cina, Emirati Arabi Uniti e Marocco. Si tratta di un treno da cui non possiamo scendere.

Nella tre giorni ci saranno anche dei programmi che saranno “venduti” all’asta. Cosa significa?

Nel corso di exco2019 inaugureremo, per la prima volta in Italia, il progetto pilota Auction Floor. Una vera e propria asta per rilanciare dinnanzi a un pubblico di potenziali sponsor – come agenzie di sviluppo, aziende, banche di investimento, fondazioni, organizzazioni internazionali – progetti di sviluppo sostenibile che hanno partecipato a bandi, senza però ottenere finanziamenti e che durante la nostra manifestazione avranno una seconda possibilità.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.