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Baby influencer e social spingono la kid economy

Nonostante lItalia viva una crisi demografica con sempre meno nascite, chi i bambini li ha spende per giochi, abiti e intrattenimento. La spesa delle famiglie nei reparti baby e kid resta elevata, e nel 2018 ha raggiunto i 3,5 miliardi di euro, per quanto riguarda i bambini in età 3-13 anni (pari a circa 6,2 milioni di individui). I conti sulla kid economy li ha fatti Doxa, notando come i consumi per giocattoli, ingressi ai parchi tematici, cartoleria, edicola, libri, tv e videogiochi non accennino a rallentare. Lo shopping è trainato anche da una nuova tendenza, nata con i social: quella dei baby influencer, bambini che già a pochi anni detà hanno account social (gestiti dai propri genitori) che pubblicizzano prodotti e spostano i consumi.

“Stando alle nostre stime nel corso del 2018 il comparto che cresce di più è quello dei videogiochi con un balzo del 10% a quota 204 milioni di euro – ha detto Vilma Scarpino, amministratore delegato di DoxaResta incontrastato il peso dei giocattoli con la sorpresa bamboleche arrivano a pesare quasi un quinto del totale segmento”.

I giocattoli fanno la parte del leone nelle spesa per i bambini, coprendo il 46% del mercato con un totale di 1,6 miliardi di euro di spesa nel corso del 2018 (sempre nella fascia detà compresa tra i 3 e i 13). Le vendite delle bambole sono in testa alla classifica di tutti i giocattoli con il 19,3% delle vendite sul totale: le più richieste sono state le Playset Dolls, come le ‘LO.L Surprise!’ di MGA Entertainment.

Dopo i giocattoli, ci sono le esperienze: parchi divertimento e acquari sembrano attrarre ancora tantissime famiglie, a dispetto di chi pensa che i bambini stiano sempre davanti al computer. Il 12% dei consumi va proprio a queste attrazioni, il cui giro daffari ammonta a 430 milioni di euro per un totale di 15 milioni di presenze registrate nel corso del 2018. Gardaland (con lannesso Sea Life) dellinglese Merlin Entertainment risulta essere il parco divertimenti più frequentato, seguito da Mirabilandia della spagnola Parques Reunidos. In realtà, sul territorio italiano si contano oltre 150 parchi tematici, dagli acquatici ai parchi naturalistici a cui bisogna aggiungere 240 tra parchi avventura, acquari e strutture di edutainment.

La televisione è ancora unottima compagna di giochi per i bambini e le inserzioni pubblicitarie ci contano ancora molto, scommettendo sui canali dedicati ai più piccoli per 124 milioni di euro, mentre il budget speso per avere accesso ai canali kiddelle pay-tv arriva a 350 milioni di euro. Laltro schermo, quello dei videogiochi, è sempre più diffuso, con un incremento di fatturato del 10% nel 2018. A smuovere il mercato è stato, secondo i dati Doxa, il lancio della console Switch di Nintendonel 2017, ma il fenomeno del 2018 è stato un altro:Fortnite, il gioco free-to-play, multi-platform e cross-platform di Epic Games” dice Fabrizio Savorani di DoxaKids.Va detto che il mondo dei videogiochi è perlopiu’ adulto con ben 17 milioni di gamer italiani tra i 16 e i 64 anni (dati AESVI). Ma stando alle rilevazioni DoxaKids anche nella fascia detà tra i 5-16 anni, gliappassionati di console non sono pochi: ben 3,5 milioni ragazzi (e ragazze)”.

A portare i genitori a spendere per i propri figli sono anche i social network che spingono gli acquisti per i più piccoli attraverso profili patinati. Tanto che è nata la categoria dei baby influencer: bambini che per mezzo dei propri account Instagram (sempre gestiti da genitori-manager) propongono modelli di consumo alle migliaia di follower che li seguono. Al di dà dei babies più famosi – dal piccolo principe George, erede al trono di Londra, a Leone, il figlio di Chiara Ferragni e Fedez – c’è tutta una fascia di piccoli influencer che su Instagram sponsorizzano brand, accessori e abbigliamento. Qualche esempio? Guardate il profilo di Fashion Laerta, 8 anni e 1,2 milioni di follower: pose da fashion blogger, fotografie professionali, accessori griffati e solo ogni tanto qualche giocattolo, tanto a ricordare la sua giovane età. Oltre mezzo milione di follower per Olympia Ohanian, figlia di Serena Williams, che a poco più di un anno ha una vita socialdecisamente attiva. Se il papà è poi un famoso blogger il gioco è fatto: tra i più famosi baby influencer italiani, infatti, c’èNathan Leone, figlio di Mariano Di Vaio: oltre 200 mila follower a due anni detà. Il piccolo Nathan, insieme al fratellino Leonardo Liam di pochi mesi, è diventato fonte di ispirazione per tante mamme follower.

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