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Fincantieri, bene i conti e vendite record. Bono: più forti

Risultati ancora in crescita per Fincantieri: ricavi +13%, ordini per euro 6,5 miliardi con 11 navi da crociera, carico di lavoro complessivo considerato “ancora a livelli record” pari a euro 34,3 miliardi. L’Ebitda è di 90 milioni (89 nel trimestre 2018), l’indebitamento finanziario netto a 505 mln (494 al 31 dicembre 2018). Consegnate nel trimestre 8 navi di cui due da crociera Viking Jupiter e Costa Venezia (prima progettata per la Cina), e una nave militare per Us Navy.

“I risultati del primo trimestre 2019 rafforzano la nostra posizione di azienda leader, capace di trasformare rapidamente il soft backlog in ordini fermi”, tuttavia, i dati sono “la fotografia di un anno che si prospetta impegnativo, ma nel quale sapremo mettere in mostra le nostre eccellenti capacità produttive e di system integration”, commenta l’Ad Giuseppe Bono. “Questa solidità ci ritaglia un ruolo fondamentale nel Paese per il contributo pluriennale che apportiamo al ‘sistema’ come testimonia la sempre crescente fiducia che i nostri clienti ci riconoscono. Gli ordini per le 11 navi da crociera firmati in questi tre mesi si traducono in quasi 27 miliardi di euro generati a beneficio dei territori dove siamo presenti, un dato, che si commenta da solo”, rivendica. Bono evidenzia anche le “iniziative strategiche portate avanti con determinazione, sia nel settore militare che nello sviluppo di un polo di eccellenza dell’elettronica e dell’informatica”. Infine, la diversificazione, coerente “con le nostre capacità ingegneristiche”. L’Ad ricorda l’accordo di cooperazione firmato con Eni, CDP e Terna dal contenuto fortemente innovativo e di particolare importanza industriale”.

“Record storico” per quanto riguarda ordini acquisiti nell’ambito cruise, per 6,5 miliardi di euro: sono stati infatti firmati contratti per 11 navi da crociera in un solo trimestre per 5 brand (Oceania, Regent Seven Seas Cruises, Viking, MSC, Princess), che si sommano all’ordine per un’altra unità da parte della US Navy nell’ambito del programma Littoral Combat Ship (LCS). Il carico di lavoro complessivo ammonta a 34,3 miliardi, circa 6,3 volte i ricavi del 2018: il backlog al 31 marzo 2019 è di 30,7 miliardi (21,8 al 31/3/2018) con 104 navi in portafoglio e il soft backlog a circa 3,6 miliardi (5,9 al 31/3/2018). I ricavi ammontano a 1.385 mln (+13,0%). Nel trimestre è stato inoltre inaugurato lo stabilimento Fincantieri Infrastructure e tagliata la prima lamiera del ponte sul fiume Polcevera. Nello specifico, i ricavi del settore Shipbuilding sono di 1.113 milioni (+8,8%), dovuto ai maggiori volumi generati dalla costruzione delle navi da crociera (+13,1%). I ricavi Offshore e Navi speciali ammontano a 224 milioni (+44,5%). Si registra un aumento dei volumi della produzione di navi speciali, effetto della strategia di diversificazione, con un utilizzo della capacità produttiva ancora sub-ottimale. Nell’ambito della strategia di diversificazione, si segnala la firma il 19 aprile 2019 dell’accordo con Eni, Cassa depositi e prestiti e Terna per lo sviluppo e la realizzazione su scala industriale di impianti di produzione di energia dalle onde del mare.

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