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Di Maio: non aumenteremo né debito né Iva. Polemica la Lega

Nessun incremento né del debito pubblico, né dell’Iva. Parola di Luigi di Maio il quale, senza mezzi termini, sottolinea che: “noi non vogliamo far salire il debito pubblico, vogliamo che si facciano degli investimenti anche in deficit, ma per abbassare il debito pubblico”. Dunque, “il M5s non voterà mai una legge di bilancio per aumentare il debito pubblico”, e aggiunge: “Il tema non è lo spread in sé e neanche il 3%, il tema è quando dichiari che vuoi sforare il 3% aumentando il debito pubblico”. Allo stesso tempo, il vicepremier pentastellato torna ad assicurare che “l’Iva non aumenterà“.

Non la pensa esattamente allo stesso modo la Lega. “non credo che Di Maio sia un economista”, commenta il presidente leghista della Commissione bilancio della Camera, Claudio Borghi, che giustifica invece la possibile presenza di un aumento dell’Iva in bilancio, come strumento di contrattazione ‘temporaneo’. “L’aumento dell’Iva in bilancio da anni è un semplice strumento contabile per mostrare deficit calanti, ma gli impegni di spesa per l’anno successivo vengono decisi in legge di bilancio. Noi non dobbiamo dei soldi a qualcuno, semplicemente nel teatrino delle promesse in Ue abbiamo detto a Moscovici che faremo scendere deficit e debito. Lui non ci sarà più a Dicembre e le clausole si ricontratteranno. Macron ha deciso che farà il 3,5% di deficit e non è successo nulla”, afferma Borghi in un’intervista alla Stampa.

Quanto al ministro Tria, “non voglio che nessuno perda il posto. Il motivo principale della sua assunzione fu che è uno specialista in investimenti pubblici, e la sua teoria è sempre stata che devono essere scorporati dal bilancio. Se riuscirà a portare a casa questo risultato, i margini di spesa ci saranno. Se invece dirà che bisogna aumentare l’Iva, allora non saremo d’accordo”.

Sull’innalzamento dello spread, “ho fatto 20 anni di borsa, appioppare la colpa delle oscillazioni a dichiarazioni varie è una cosa ridicola”, dice Borghi. “L’ultimo mese lo spread è salito ogni giorno dopo la guerra dei dazi tra Trump e Cina che ha portato a una discesa dei tassi tedeschi. Dare la colpa a Salvini o Borghi è propaganda spicciola”. In Europa, “se vorranno mantenere l’euro, la soluzione è solo una: investimenti pubblici finanziati direttamente dalla Bce”, che “emette obbligazioni comprate dalla Bce e finanzia così opere a fondo perduto”, sostiene Borghi. “I tedeschi dovranno spiegarmi perché no. Perché Bce deve stampare denaro solo per comprare titoli?”.

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