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Tesoro Usa, Italia sotto osservazione: servono riforme

tesoro usa

Debito pubblico e disoccupazione elevati, poca crescita, e la forte spesa pubblica dovuta a Redditto di cittadinanza e quota 100: sono questi i fattori che generano i timori del Tesoro Usa sull’economia italiana, e che sono valsi l’inserimento della lista dei partner commerciali sotto osservazione.

Il Paese raggiunge così Cina, Giappone, Germania, Corea del Sud, Irlanda, Vietnam, Singapore e Malesia. L’Italia – si legge nel rapporto semestrale sulle politiche valutarie dei principali partner commerciali – deve intraprendere “riforme strutturali per rafforzare la crescita di lungo termine” e ridurre l’elevata disoccupazione e il debito pubblico.

Nella lista dei paesi sotto osservazione il Tesoro americano inserisce chi soddisfa almeno due dei tre ‘requisiti’ richiesti, ovvero avere un surplus delle partire correnti del 2%, avere un surplus commerciale con gli Stati Uniti di oltre 20 miliardi di dollari e intervenire attivamente sul mercato valutario del proprio paese. L’Italia soddisfa i primi due: “ha registrato un surplus delle partire correnti del 2,5% del pil nel 2018, mentre il suo surplus commerciale con gli Stati Uniti è salito a 32 miliardi di dollari”.

“La competitività italiana – si legge nel rapporto del Tesoro Usa – continua a soffrire dalla stagnante produttività e dai crescenti costi del lavoro. Il paese ha bisogno di intraprendere fondamentali riforme strutturali per rafforzare la crescita di lungo termine, in linea con la riduzione dell’elevata disoccupazione e del debito pubblico, e salvaguardando la sostenibilità di bilancio. La Bce non è intervenuta unilateralmente sul mercato valutario dal 2001”.

Il Tesoro americano cita le stesse osservazioni del Fmi: mette in evidenza come l’elevato debito pubblico italiano sia una “fonte di vulnerabilità” e a questo si aggiungo i timori sulla sostenibilità di lungo termine dei conti pubblici in seguito ai proposti piani di bilancio. “In particolare il budget del 2019 aumenterà probabilmente le spese correnti su base permanente attraverso le due misure principali”, il reddito di cittadinanza e quota 100, “introducendo incertezza sulle prospettive di bilancio e finanziarie dell’Italia”.

Di fronte a questo quadro gli spread sono saliti nel 2018 e l’Italia – aggiunge il Tesoro Usa – è entrata in recessione tecnica nella seconda parte dell’anno. ”È essenziale che l’Italia intraprenda riforme strutturali per affrontare le rigidità, aumentare la competitività e il potenziale di crescita. Il governo – si conclude – dovrebbe concentrarsi sulle riforme che affrontano le barriere alla crescita in Italia”.

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