La tensione commerciale alimentata dallo scontro Cina-Usa non si smorza, e guida l’economia globale verso previsioni infauste. Le grandi banche di Wall Street mettono in guardia gli investitori sui rischi crescenti di una recessione a portata globale nel caso in cui la questione ‘dazi’ non andasse incontro a una risoluzione positiva. Morgan Stanley prevede la possibilità di recessione globale entro 9 mesi nel caso in cui Donald Trump dovesse applicare una tariffa del 25% su altri 300 miliardi di dollari di import da Pechino.
Il report arriva a distanza di un mese da quello con cui Jp Morgan ha alzato dal 25 al 40% la probabilità di una recessione negli Usa nella seconda metà del 2019. A sua volta Goldman Sachs, ritenendo probabile che Trump imponga un dazio del 10% sulle restanti importazioni cinesi non ancora toccate e su quelle messicane, ha ridotto le sue stime di crescita degli Usa nel secondo semestre di circa un punto percentuale, al 2%, rivedendo al rialzo la probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed.